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Bersani e il partito dei perdenti

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E’ comprensibile che dopo una sconfitta si registri una delusione e ci si accorga che qualcosa non funziona. Così non è per la sinistra arrogante e presuntuosa. Riavvolgendo il nastro delle elezioni da poco svolte in Italia si può rivedere quella sinistra convinta di vincere che con sorriso beffardo e sarcastico guardava con disprezzo tutte le altre forze politiche… Bersani spiegava che il PD era la lepre e che in parlamento avrebbe smacchiato il giaguaro. Due metafore alquanto errate per contesto e per risultato finale. Bravo Bersani. L’Italia e i suoi cittadini, per fortuna, si sono accorti di quanto incapaci siano i dirigenti della sinistra e non hanno premiato il PD, al contrario, hanno creato una situazione per cui ciò che ne è scaturito è il seguente messaggio:

siamo un po’ stanchi della vostra inconsistenza, o fate una grande coalizione tutti assieme e risolvete i problemi o nuove elezioni e, probabile, facciamo piazza pulita.

Bersani non ha capito il risultato delle elezioni che lo ha visto il vero sconfitto e come un asino stupido è andata avanti per la sua strada cogliendo ottimi risultati:

  • Sberleffi da parte del movimento 5 stelle
  • Porta in faccia dal presidente della repubblica
  • Disgregazione del partito

Nessuno credeva che nel PD ci potesse essere un perdente migliore di Walter Veltroni ma siamo stati tutti smentiti, esiste e lo abbiamo visto all’opera, abbiamo visto un incapace che ha dimostrato di rappresentare un partito di perdenti, il solo ad avere una visione vincente sembra essere Matteo Renzi, che si badi bene, non è un uomo di sinistra. I dirigenti del partito del PD si sono dati alla macchia, sono introvabili, Bersani è scappato a Piacenza.

Diciamo la verità, ci è andata bene, immaginate le conseguenze per il paese se fossero andati al governo i dirigenti della sinistra italiana; avevano una vittoria facile a portata di mano e sono riusciti a perdere, potevano costituire un governo di “ampio respiro” (come si dice solitamente) e per arroganza hanno detto no, fanno questioni morali e sono immischiati nel più grosso scandalo di speculazioni bancarie degli ultimi anni in Italia… si potrebbe andare avanti e continuare a descrivere come la sinistra sia sinonimo di sconfitta e perdenti, non serve perché il centro destra si, al contrario, è vincente e forte grazie a Berlusconi, ma è anche vero il fatto di non essere una forza che ha agito per il bene del paese…

Allora molti credono resti solo la speranza in Grillo e nel suo movimento di “cittadini”, in realtà abbiamo visto l’inadeguatezza degli eletti del movimento 5 stelle e ciò ci fa pensare ad una semplice ipotesi: se fosse il sistema ad essere finito? Se fosse il fatto di una mancanza di progettualità a portare a questa situazione?

Credo sia semplice comprendere quanto segue: se non si ha un obiettivo si naviga al servizio di chi lo ha; detto questo è evidente l’incapacità dei partiti della seconda repubblica di sviluppare una strategia per realizzare e modernizzare un paese uscito dilaniato dallo scandalo di tangentopoli e dalla caduta dei partiti che avevano governato l’Italia. Ricordate Bettino Craxi? Si l’odiato “ladro” del PSI, colui che venne tacciato come il male del paese, siamo certi del fatto che Craxi non fosse  un santo, anzi, certamente, però, un progetto lo aveva e i suoi atti politici erano ben specificati dalle sue azioni. Il progetto di un di “socialismo nazionale” oggi ha un senso molto forte in tempo di globalizzazione. Come dicevo , condivisibile o no, il Psi di Craxi aveva un progetto, oggi quale partito lo ha?

I lettori de “Il Talebano” sanno quale è il nostro pensiero e sanno bene che noi riteniamo la Lega Nord unica forza di cambiamento reale, è l’unico movimento ad avere un progetto alternativo al sistema esistente, un progetto per costruire una patria diversa in cui i cittadini ritrovino il rapporto con il proprio territorio, con la propria comunità, con la propria tradizione… I politici della Lega non sono simpatici e spesso sono anche un po’ rozzi? È vero, è molto vero, ma abbiamo sempre dichiarato: noi siamo per la sostanza e non per la forma.

Vivendo in una società di tipo pluralista attendiamo la smentita facendoci notare altri progetti politici, qualcuno sosterrà l’idea del movimento 5 Stelle come motore del cambiamento per una società diversa basata sulla decrescita etc. Il fatto reale è che Grillo non ha abbozzato un “sistema” ma ha presentato alcune idee in contrasto con il sistema dominante e molte delle idee presentate sono incluse nel progetto della Lega Nord.

Aspettiamo fiduciosi una presa di coscienza da parte dei cittadini, ciò che serve oggi è una nuova società in cui l’uomo torni ad essere al centro dell’esistente.

F.F.

1 Comment on Bersani e il partito dei perdenti

  1. Ho trovato il vostro blog su google e sto leggendo alcuni dei tuoi post iniziali. Il tuo blog semplicemente fantastico.

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