ESSERE COME DIO

di Alfonso Indelicato

(al Giudice di Trento che con decreto ha autorizzato una paziente di 48 anni
ad interrompere le terapie salva vita)

Certo non era male
dire: se non confessi,
butto la chiave.

Ti restava però
come un sentore
di cose più grate
che potevi fare.

Sì, c’era il suo bello
scrutare in volto
quell’imputato
che sgomentato
spiava il tuo.

Qualcosa, però, mancava:
ecco un languore
di cose buone
che ti eran tolte.

Gravi parole
tu pronunciavi
e ne nasceva
gioia o dolore.

Ma il tuo contento
non era pieno:
tornavi a casa
con un nervoso
dentro al tuo seno.

Novello dio,
questo mancava,
ora è in tua sorte:
lasciare in vita,
dare la morte.

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