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Se il tentato stupro avviene davanti alla caserma (a Milano)

di Vincenzo Sofo

Da molto tempo, quando si parla del problema sicurezza a Milano, mi pongo un semplice quanto banale questito: prima di invocare militari, alpini, guardie del corpo o supereroi, non sarebbe più semplice redistribuire in modo sensato sul territorio le forze dell’ordine già esistenti?

Spiegando meglio: ieri sulle pagine locali dei quotidiani si raccontava del tentativo di stupro subito da una studentessa a pochi passi dall’Università Cattolica a Milano. Purtroppo verrebbe da dire – scomodando una citazione famosa – “niente di nuovo sul fronte occidentale”… ma in realtà una particolarità questo fatto di cronaca ce l’ha: il fatto è avvenuto praticamente di fronte alla caserma di Sant’Ambrogio. E, inoltre, il molestatore non è nuovo a questi tentativi… sempre nella stessa zona.

Questo quadretto rappresenta perfettamente la situazione di Milano: tanti poliziotti, ma nessuno in strada. Vero è che basta fare una passeggiata in via Foppa o via Lorenteggio per vedere puntualmente, davanti agli stessi bar, due/tre volanti parcheggiate… e non certo per attività di accertamento. Ma a prescindere dalla negligenza di qualcuno, la riflessione è un’altra: gli uffici delle forze dell’ordine sono pieni di agenti occupati a sbrigare pratiche burocratiche, di ufficio, che potrebbero tranquillamente essere svolte da un segretario o impiegato qualsiasi. Non sarebbe intelligente liberare questi agenti da noiosi compiti e mandarli a pattugliare le strade, permettendo di svolgere il loro vero mestiere???

Riflessione banale ma non priva di senso. Considerazione (estendendo il campo anche alla magistratura) avanzata anche da qualcuno che proprio incompetente non è: il magistrato antimafia Gratteri che, in un’intervista, criticava il fatto che negli uffici venissero impiegati degli appuntati o sottotenenti per riordinare le carte. Con spreco di soldi e di uomini.

3 Comments on Se il tentato stupro avviene davanti alla caserma (a Milano)

  1. Confermo che questa persona girava in zona da almeno due anni, elemosinando sotto la Pusterla di Sant’Ambrogio.

  2. beh devo dire che quando con solerzia si notano delle volanti ferme ad un bar, vale anche per i carabinieri ben si intenda, chissà come mai si pensa subito che stiano facendo i fatti propri come se voi foste dei provetti ispettori di polizia con anni di esperienza. invece cari signori udite udite il miglior modo per raccogliere informazioni ed avere contatto con il territorio non è solo quello di girare ma è quello prendere contatto con gli esercizi pubblici e parlare con i gestori e peggiori sono ibar meglio è. evidentemente fare quattro chiacchere e prendersi un caffè per avere due dritte non è lavore per voi che siete dei minatori, ma per loro si ebbene si essere carabinieri o poliziotti non vuol dire solo morire….prima di fare sensazionalismo informatevi altrimenti è populismo squallido.

  3. gentile bender, la tua affermazione in principio è corretta. ma quando vedo cinque volanti (hai capito bene) davanti ad un bar (nello specifico a me è capitato al bar murillo) mi sembra difficle pensare che otto poliziotti e due vigili siano necessari per avere “due dritte” da un barista. si potrebbe capire una volante ogni tanto davanti a qualche bar, ma di esagerare non è il caso..

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