Ultime notizie

Egitto: la rivolta rubata al popolo

di Claudio Boccassini

Tutti noi abbiamo esultato per la cacciata di Mubarak. Tutti noi abbiamo parteggiato per la rivolta del popolo egiziano: una marea di persone che si uniscono tra loro per ribellarsi al dittatore e riprendersi la libertà persa. Però fin da subito questo evento è stato accompagnato da una paura, non si capiva da dove nascesse e come potesse proseguire. Non si riusciva ad immaginare cosa sarebbe successo dopo la vittoria sul tiranno.

Molti valutavano con preoccupazione la mancanza di un leader che guidasse la rivolta, poichè ciò avrebbe reso più difficile un successo stabile della ribellione. Profezia che si è infine rivelata purtroppo vera, in quanto ormai è chiaro che questa rivolta nata sotto i migliori auspici è in parte fallita.

La rivolta – come è stato saggiamente riportato su Il fatto Quotidiano (Da rivolta popolare a golpe militare) – è stata rubata al popolo egiziano passando sotto il controllo dell’esercito, che ora detiene il potere. Lo detiene solo all’apparenza, perchè in realtà chi è veramente riuscito a mettere il giogo alla rabbia del popolo sono stati gli Stati Uniti di Obama. Chi aveva messo al potere e sostenuto Mubarak, ora è riuscito a mantenere il controllo mettendo al potere i militari. Che, come spiegato dall’articolo di Massimo Fini che abbiamo segnalato, da tempo è al soldo degli Usa.

Ecco dunque spegnersi le speranze degli egiziani di un paese libero che possa autodeterminarsi: non è stato cacciato il vero padrone,  che anzi è abilmente riuscito a rafforzare il suo dominio. Obama si è subito messo in mezzo per dire la sua sulla formazione del nuovo governo egiziano. E ci è riuscito.

A questo punto non possiamo che guardare con preoccupazione anche alle altre rivolte scoppiate: il coraggio sorto nella povera gente affamata dopo aver visto ciò che accadeva in Tunisia, rischia di essere strumentalizzato e canalizzato dalle forze imperialiste americane, che mirano a soggiogare i paesi del maghreb e del Medio Oriente, così da imporre il proprio governo e sfruttarne le risorse. In nome del dominio economico, che giustifica lo sfruttamento dell’uomo e – infine – scatena le rivolte del pane alle quali stiamo assistendo.

Ma niente paura, chi si ribella è gente semplicitotta ed ingenua, gli Usa non avranno difficoltà ad ingannarli… in fondo sono sufficientemente esperti in materia.

Rispondi

%d blogger hanno fatto clic su Mi Piace per questo: