CLOWN, DOMATORI & RUBACUORI
di Andrea Carbone
Avrei voluto nascer donna maghrebina,
bella, alta, feminina.
Vita facile avrei avuto,
amica d’un vecchietto nemmen canuto;
cene, feste, appartamenti:
-Ho 24 anni!-, basta che menti.
Immigrata come tanti son arrivata,
una notte in figlia di colonnello m’ha tramutata,
nel Paese di caffè, pizza, mandolino
ho trovato un protett..diciamo un padrino.
Per una serata di ventimila euro m’arricchisco,
ma del resto chi altri se non io si prende il rischio
di esser indagata con grande zelo,
da pm, buoncostume, Annozero?
Pensando a quanti di lavorar si dan pene
mi vien da rider,poichè a guardar bene
non capisco:se non li soddisfa il di lor mestiere,
perchè il mio non provan, pre diletto o per piacere?
Tanto per parlar di meritocrazia,
non san cos’è nemmeno a casa mia:
qui almeno posso mangiare, con radio, tv, marchette:
chè in Italia, si sa, in fondo in fondo basta far veder le ..
Nota dell’autore:
Spero di avervi strappato un sorriso, ma su gran parte della plitica italiana purtroppo non c’è nulla da ridere. E’ fresca l’annuncio che a Milano l’UDC correrà col terzo polo alle comunali: annuncio lapalissiano così sorprendente da strappare al massimo qualche sbadiglio, ma che sicuramente meritava più della mezza pagina concessagli a fronte delle sei per Ruby.
Fini con malcelata soddisfazione per l’evento evita di rispondere a domande sul nuovo processo al Cavaliere, salvo recuperare pochi istanti dopo con un’apologia della moralità in Parlamento in cui cede alla tentazione di nominare l’ex alleato quale esempio negativo. Peccato non accenni ai problemi interni di FLI dovuti ai malumori di chi lo vorrebbe fuori dal ruolo istituzionale per dedicarsi solo al partito, e di quanti vorrebbero finalmente una linea politica precisa.
Bersani anch’egli preso da tumulti intestini (al PD naturalmente..), con Veltroni e Fioroni in rotta, e dal dubbio amletico Vendola sì, Vendola no, si è lasciato sfuggire una di quelle occasioni di attacco personale al Premier su cui in altri momenti avrebbe molto più calcato la mano.
Di Pietro è ancora focalizzato sul cercare di far apparire il legittimo impedimento come interamente bocciato, mentre sa meglio di chiunque che da un punto di vista giuridico la sentenza è stata più un successo che una sconfitta.
Berlusconi è preso a difendersi con tale intensità da contagiare tutto il proprio partito, occupato in blocco sui temi toghe rosse, persecuzione personale, magistrati pilotati, da dimenticarsi che la “vittoria” sulla mozione di sfiducia è stato un palliativo e non la cura.
Con la sommossa tunisina un circo italiano ha dovuto chiedere aiuto al consolato perchè rimasto bloccato in terra straniera; UDC, FLI, PD, IDV, PDL: grazie a Dio i circensi migliori sono ancora sulla Penisola.
Rispondi