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Salvini e Buttafuoco: un blocco unito in difesa dell’Identità Europea

Non c’è leghista più leghista di un terrone, o di un mussulmano. Questa, provocazione ma non tanto, la sintesi dell’officina politica messa in campo mercoledì sera a Milano, con l’incontro tra Matteo Salvini e il giornalista Pietrangelo Buttafuoco organizzato dal circolo culturale Il Talebano. La convergenza ideologica tra i due protagonisti era inaspettata ai più, ma in realtà un esito naturale e inevitabile.

Il termine chiave è “Identità”, in nome della quale è ora di ripensare a chi e cosa sono i veri nemici da combattere. Non c’è politica senza geografia, spiega Buttafuoco, per cui non si può ideare un progetto di costruzione della propria società senza fare i conti con ciò che ci circonda. Ma il confronto con l’esterno spaventa e viene vissuto come pericolo da chi è debole. Da qui la bomba lanciata dal segretario della Lega Lombarda: il vero nemico non è l’Islam, siamo noi stessi. E’ un Occidente svuotato di valori e significati per essere asservito alle logiche finanziarie, che teme di essere distrutto dall’avvento di un tipo di società invece fortemente identitaria.

L’obiettivo non è dunque annientare lo spirito di appartenenza degli altri. L’Islam (o chi per esso) può anzi paradossalmente rivelarsi un alleato, nel processo di distruzione dell’Europa che oggi conosciamo, quella del denaro. L’obiettivo è semmai ricostruire la nostra appartenenza, rimediando al fatale errore commesso dall’Occidente che – come sottolineato da Salvini – ha sostituito il cittadino con il consumatore, destituendolo di ogni vitalismo. Compito nostro è batterci per un’Europa che ritrasformi i propri uomini e le proprie donne in cittadini, ristabilendo il senso della comunità. Una comunità fatta, appunto, di identità e Tradizione, che recuperi la memoria della propria storia e delle proprie culture, che riparta dalle sue radici per disegnare il futuro che le spetta. Soltanto un’Europa siffatta, forte delle specificità e dei patrimoni dei tanti popoli che la compongono, può diventare punto di riferimento nel panorama internazionale, senza porsi al giogo di nessuna forza straniera e dialogando con tutte le altre civiltà senza paura di finire annientata.

Questo l’humus di pensiero che ha condotto Salvini e Buttafuoco, apparentemente così distanti ed in realtà così vicini, a delineare insieme la missione politica da qui in avanti. La politica necessita di geografia e quest’ultima ormai snobba i confini nazionali – resi obsoleti dalla perdita di sovranità – per estendersi a quelli europei. Lì, a Bruxelles, è la vera guerra santa da combattere e la Lega Nord, unico movimento identitario presente in Italia, ha la possibilità e la responsabilità di porsi alla guida di tutti coloro (di destra e di sinistra) che vogliono l’Europa vera, quella dei Popoli. Chiamando a raccolta tutte le altre forze identitarie europee per la costruzione di un modello di società alternativo a quello del Dio Mercato. Un padano ed un siciliano che lanciano insieme la sfida alle stelle.

Vincenzo Sofo

1 Comment on Salvini e Buttafuoco: un blocco unito in difesa dell’Identità Europea

  1. Che delusione Cardini…quando ai cattolici gli si tocca il Santo Padre della chiesa avviene in loro un moto d’orgoglio dal tipico carattere devozionale-affettivo che offusca anche le menti di più sicura dottrina come quella del Cardini…è una delusione perchè chi conosce gli scritti del professore sà che egli è un cattolico che però ha studiato molto da vicino l’islam e che ne conosce la tradizione,ed ha anzi sempre spinto al dialogo fra le tradizioni abramitiche…Ora per tutto ciò ragionevolmente ci si sarebbe atteso il contrario da lui,e cioè una vicinanza alle idee del Buttafuoco e quindi un sostegno ad una “strategia” che si delinea in modo sempre più chiaro al contrario delle idee e delle persone che girano in FdI,ne più ne meno della vecchia AN riformata… Ma la Meloni difende l’identità cattolica di quale popolo? Non si accorgono che la nostra identità,e cioè quella si intende dell’Italia, dell’Europa,dell’Occidente, è atea e materialista? Relativista e mercantile? Forse anche a loro dovremmo regalare la croce con la falce ed il martello, con tutto il rispetto per entrambi i simboli…Solo complimenti per Sofo.

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