Ultime notizie

Salvarsi dal debito pubblico è possibile?

mario-draghi

Salvarsi dal debito pubblico è possibile? E’ realizzabile l’ipotesi di ripagare il debito pubblico italiano? No, la cifra di oltre 2000 miliardi è talmente alta che nessun governo prenderebbe seriamente in considerazione di ripagarlo, quindi quali possibilità vi sono?

Una è quella di dichiarare bancarotta; la domanda quindi è: cosa comporterebbe la bancarotta per gli italiani? Tutti coloro che avranno investito i risparmi nei titoli di stato si troverebbero con un investimento senza valore e quindi, poi, sarebbe decisamente complicato trovare nuovi creditori creando una situazione di difficoltà finanziaria molto sostanziale, certo è che questo processo si verificherebbe mantenendo la situazione come si sta evolvendo (tutti gli stati del sistema occidentale sono in crisi a causa del debito e prima o dopo, se non si prendono soluzioni, tutto imploderà e a pagarne le conseguenze saranno le popolazioni). Al contrario si potrebbe procedere con una bancarotta controllata, cioè creando un sistema parallelo per ripagare i creditori con una moneta alternativa che riporti al sistema iniziale dell’uso della moneta e uscendo piano piano dal sistema capitalista occidentale. Una prospettiva che per quanto interessante non è sicuramente nei piani dei futuri governi.

Un’altra possibilità è quella di pagare il debito con una riduzione del 50% o più, ma anche in questo caso si procurerebbe un danno ai risparmiatori e quindi poi sarebbe difficile avere nuovamente credito e allo steso tempo non si risolverebbe il problema.

Vi è un’ulteriore possibilità? Si, e manterrebbe la situazione sostenibile, ridurrebbe con il procedere degli anni il debito e, inoltre, creerebbe condizioni per un’economia più “sana”. Il vero problema del debito pubblico è quello dell’interesse pagato, tanto per capirci, se su un debito di 2000 miliardi si paga il 5% o l’1%, cambiano ben 80 miliardi l’anno.

Come si può procedere? Semplice, la BCE non deve passare dalle banche per acquistare il debito pubblico degli stati, la Banca Centrale Europea presta alle banche il denaro al tasso dell’1% in modo che le stesse banche acquistino il debito pubblico degli stati in difficoltà. Allora basta saltare questo passaggio e fare in modo che la BCE sia direttamente lei ad acquistare il debito pubblico degli stati se vi sono titoli non collocati. Tutti gli stati europei, mano a mano che i titoli di stato andranno in scadenza rimetteranno i titoli a tassi non superiori all’1% e nel caso non vi sia interesse nell’investimento sarà la BCE ad acquistare.

Cosa comporterebbe allo stato italiano questo sistema? Che in 5 anni si risparmierebbero la bellezza di 400 miliardi di euro, somma che in parte potrebbe essere utilizzata nel ripianare il debito e in parte per garantire servizi. Chi ci rimetterebbe? Le banche, sono loro che dalla situazione ci speculano e si “mangiano” i sacrifici dei cittadini.

Fabrizio Fratus

Rispondi

%d blogger hanno fatto clic su Mi Piace per questo: