Il modello economico/sociale che porta al suicidio

(tratto dal blog di Vincenzo Sofo)

La Lombardia ha il primato nazionale in quanto a suicidi. Lo mostra l’ultimo rapporto Eures, che mette in luce i dati preoccupanti che riguardano tutte le regioni del Nord Italia, sulla stessa scia di quanto accade in Europa e in tutto il mondo occidentale.

Poco tempo fa pubblicammo sul blog Il Talebano un articolo di Massimo Fini, intitolato appunto “Lo spread dei suicidi”. Ora ci troviamo davanti ai dati ufficiali che riguardano le nostre città, non più luoghi astratti. E non è un caso che la parte d’Italia più colpita sia il Nord industrializzato e capitalizzato, parte integrante di questo sistema mercantile che viaggia a ritmi vorticosi. E che induce le persone a ridurre la propria vita a soli lavoro e denaro… persi quelli, non si sa più che fare, che ruolo avere nel mondo. Ci si sente inutili e privi di dignità. Non sono un caso neppure il dato più preoccupante – il boom di suicidi nel Centro-Italia, che da tempo sta cercando di omologarsi allo stile europeo – e quello più rasserenante, ossia il calo presente nel Meridione. Parte d’Italia, quest’ultima, che invece non è mai stata particolarmente predisposta per questo stile lavorativo (lo dico da originario calabrese)… guarda caso la provincia con meno suicidi è Napoli. Almeno su questo dovremmo prendere esempio dai “terroni”.

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