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DESTRA, ISRAELE, ISLAM: UN CHIARIMENTO

In un contesto in cui la verità è spesso offuscata dalle narrazioni politiche distorte, è imperativo analizzare criticamente un recente articolo che cerca di dipingere l’estrema destra europea come un alleato acritico di Israele, alleanza che sarebbe basata sull’odio per l’Islam.

La definizione di “estrema destra” è spesso un artificio dell’Occidente, un’ etichetta utilizzata da coloro che vogliono segregare la Destra, dipingendola con un pennello distorto. La nostra identità politica non può essere ridotta a una generica “estrema destra”, bensì si basa su valori che rappresentano la vera essenza della nostra filosofia.

Contrariamente all’idea veicolata nell’articolo, la Destra europea condivide notevoli affinità con l’Islam. Valori come la difesa delle tradizioni, della famiglia come pilastro della società, della spiritualita’ contro il materialismo sono punti di convergenza che spesso vengono trascurati. Questa apparente alleanza tra la Destra e Israele, quindi, non rappresenta automaticamente un abbraccio acritico, ma piuttosto una convergenza di interessi in determinati contesti geopolitici.

La filosofia sionista, spesso associata alla Destra, è un’etichetta imprecisa. Mentre alcuni settori della Destra possono supportare Israele, è sbagliato generalizzare l’intera ideologia sulla base di questa posizione. I veri sostenitori del sionismo si trovano spesso tra le file dei liberali, che scelgono il loro “filo” a seconda delle circostanze e del proprio interesse momentaneo.

Prendiamo spunto da un’intervista (1) a Cristian Karim Benvenuto, convertito italiano all’Islam ed ex presidente del dipartimento regionale per le politiche migratorie per la Puglia di Fratelli d’Italia, che ci fornisce uno sguardo interessante sulla complessità delle identità politiche e religiose in Italia.

Benvenuto sottolinea l’errore comune nel considerare automaticamente i musulmani come cittadini di origine straniera e votanti a sinistra. Egli presenta il concetto di “musulmano sovranista” come un’etichetta appropriata per coloro che, pur essendo fedeli musulmani, si allineano con ideologie di destra. Questo rappresenta un’importante sfida alle generalizzazioni e stereotipi che spesso circondano la comunità musulmana.

La visione di Benvenuto sulla compatibilità tra l’Islam e la democrazia occidentale offre uno spunto interessante. Egli sostiene che l’Islam, come il cristianesimo, può coesistere con la democrazia e contribuire positivamente alla società. Questo contrasta con la percezione diffusa di un presunto conflitto tra l’Islam e i valori occidentali.

L’idea di creare un “Islam italiano gestito da italiani” è una proposta interessante e rappresenta un tentativo di integrare la comunità musulmana nella società italiana. Benvenuto enfatizza la necessità di un riconoscimento adeguato da parte dello Stato per le moschee, ma anche l’importanza di adottare regole chiare e trasparenti. Fa inoltre una critica al passato governo per la sua gestione delle politiche migratorie e di integrazione, evidenziando la complessità della questione e la necessità di un approccio più efficace e inclusivo per affrontare le sfide legate all’immigrazione in Italia.

Rifiutiamo quindi categoricamente l’inganno di chi cerca di ridurre la nostra filosofia a mere etichette, dimostrando che la nostra passione per la verità e i valori tradizionali è ciò che ci guida.

Michele Ledezma

Note:

1) https://www.ofcs.it/politica/lislam-italiano-e-sovranista-e-vota-a-destra/#google_vignette&gsc.tab=0

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