GAZA, GUERRA E DINTORNI: COSA NE PENSANO I MUSULMANI ITALIANI? UN SONDAGGIO
In questi giorni su La Luce (https://www.laluce.news/2023/11/07/ecco-cosa-pensano-i-musulmani-italiani-di-gaza-israele-ed-hamas-il-sondaggio/) è stato pubblicato un sondaggio sull’opinione dei musulmani italiani su Gaza e il conflitto Israelo Palestinese.
Il dato è interessante perché coinvolge un campione di circa mille votanti, per l’81% di religione islamica, e indica il pensiero di una fetta sostanziale della popolazione del nostro paese, visto che al momento i musulmani in Italia sono circa 2 milioni e mezzo e tra questi diversi hanno anche la cittadinanza italiana, per cui votano e hanno un peso elettorale che la politica italiana non può ignorare.
Nello specifico, dai sondaggi emerge che per gli intervistati Israele è “uno stato terrorista” (per il 60,4%) e una potenza occupante (38,5%); Hamas un movimento di liberazione nazionale per il 77,9%, a fronte di un 15% che lo ritiene un partito estremista e un 7,1% che li etichetta come terroristi.
Anche gli attacchi del 7 ottobre vengono giudicati in modo diverso: il 63,6% li considera legittimi mentre il 24,3% li ritiene un’operazione militare con alcuni crimini di guerra. Solo il 12,1% li considera atti di terrorismo contro la popolazione civile.
Riguardo al Governo Italiano, come era prevedibile, la netta maggioranza (86,6%) auspica che si schieri in difesa della Palestina e un 12,6% lo vorrebbe come mediatore.
Guardando ai partiti italiani, molti non si ritengono rappresentati da nessun partito italiano (84,5%). Di quel 15,5% che invece dà risposta affermativa quasi la metà appoggiano il M5S, il 26% l’estrema sinistra di Unione Popolare, il 9,1% Italia Sovrana e Popolare di Rizzo. Solo l’1,3% voterebbe FdI, stessa percentuale di Forza Italia.
Si noti che la critica all’operato dello Stato Italiano è estesa anche agli altri paesi arabi, che solo il 2,7% ritiene adeguata. Il 42,3% la giudica insufficiente e il 55,1% addirittura li considera complici di Tel Aviv.
Da ultimo: come risolvere l’annoso conflitto tra Israele e Palestina? L’idea di due stati per due popoli, sostenuta in questo momento anche dal Governo di Roma, non raccoglie la maggioranza dei consensi ma solo del 34,5%. La maggioranza dei votanti auspica invece la fine dello stato sionista (54,8%), mentre una percentuale minoritaria (10,7%) vedrebbe con favore uno stato unico per entrambi i popoli.
Il quadro che ne esce è di una minoranza consistente ma ancora relativamente poco assimilata e che per la grande maggioranza non si riesce a identificare nei partiti politici italiani. È però del tutto evidente che lo schieramento e la condotta del Governo italiano in politica estera non può assolutamente ignorare questa componente, se non con grandi rischi in termini di sicurezza e stabilità interna.
Il rischio che i conflitti internazionali si riversino all’interno della nostra nazione è per molti versi inedito, tuttavia è impossibile non notare l’imponenza delle manifestazioni pro Palestina che si sono tenute nelle nostre città, seppure ancora minori rispetto a quelle di Parigi e Londra.
Anche alla luce di questo, il posizionamento del nostro Paese nella politica internazionale assume ancora più importanza.
Andrea Campiglio
Il fattoche la stragrande maggioranza non si riconosca nei partiti italiani, fa capire il pericolo che corriamo se non blocchiamo l’immigrazione islamica, perchè sottende, se si vuol capire, che non si riconoscono neppure nelle leggi italiane. Tutto ciò magari non emerge esplicitamente ( anche perché non è stato loro chioesto) perché ancora sono una minoranza troppo esigua,s econdo loro, per avanzare richieste di applicare la sharia con loro tribunali, comè successo a Londra e purtroppo anche in altre parti d’Europa. perché non chiedete loro cosa pensano sulla proibizione della loro poliginìa e delle nostre leggi sulla pedofilia. per loro stessa orgogliosa affermazione Maometto è il loro “modello” di vita. Costui sposò una “donna” di sei anni, Aisha, usandola a nove. Per loro sposare una bambina infatti non è reato. Ditemi come potremo mai conciliarci con una visione come questa. Comporta una concezione totalmente diversa della libertà personale e del rispetto verso le leggi che la regolano.
Il fatto che la stragrande maggioranza nno riconosca i partiti italiani sottende, se si vuol capire, che non accettano in realtà neppure le leggi italiane e che solo per opportunismo non lo dichiarano. Le chiedo come possono mai accettare le nostre leggi contro la poligamia, che comprende la loro polignìa, e soprattutto contro la pedofilia. Il loro modello di vita, smpre sbandierato, è maometto il quale sposò una “donna” di sei anni, Aisha, usandola a nove. Come può conciliarsi una visione del mondo così antitetica alla nostra? Non dite che si tratta di attendere una loro “evoluzione” perché a tutt’oggi è possibile eni paesi musulmani sposare bambine e non mi pare che ci sia un dibattuito “teorico” o tantomeno “teologico” al rigurado.
Tutto per dire quanto sia pericoloso non bloccare l’immigrazione islamica. Altrimenti avremo l’isituzione di tribunale per la sharia anche qui e/o arriveremo, per difendere la nostra civiltà, a situazioni terribili.
Le ricordo che di tutto quello che ci circonda, da tutta la tecnologia in generale, anche delle cose materiali più banali come l’acqua corrente, auto etc. fino a quella più sofisticata come anche la chiurgia e la medicina, NULLA proviene dai paesi di quella civiltà. Civiltà che da mille anni, da quando dopo avere scoperto i numeri decimali dagli indiani svilupparono l’algebra, non produce appunto nulla sul piano materiale e anche culturale. Non parliamo poi della conoscenza scientifica moderna, nata nell’occidente cristiano, non a caso e non in altre culture tantomeno in quella musulmana. Basti poi considerare la vita di tutti i giorni in quei paesi (monotona , grigia e opprimente) e paragonarla alla nostra, con concerti (musica da loro vista come fumo agli occhi), divertimenti e quant’altro. Stampa più libri in una anno la Spagna di quanto ne abbiano abbiano stampato tutti i paesi musulmani.
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