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IDENTITA’ E SPORT: INTERVISTA A DOMENICO FALCIANO

 

…Mi chiamano Gesù e faccio il pescatore, del mare e del pesce sento ancora l’odore, di mio Padre e mia Madre, su questa Croce, nelle notti d’estate, sento ancora la voce. E quando penso che sia finita, è proprio allora che comincia la salita. Che fantastica storia è la vita…

La vita è una avventura meravigliosa: bella tanto quanto complicata; “…la Vita è così Vera che sembra impossibile doverla lasciare. La vita è così grande, che quando sarai sul punto di morire Pianterai un ulivo convinto ancora di vederlo fiorire…”

Nasciamo con la convinzione di possedere un credito infinito nei confronti dello scorrere del Tempo: qui, alle volte, si commette una piccola leggerezza. In un’epoca in cui l’inclusione ad ogni costo e il politicamente corretto sono il pane quotidiano, dove un amaro Montenegro diventa Montedicolore e dove Padre e Madre mutano in Genitore 1 e Genitore 2, tra uno sfogo Facebook rigorosamente in pantofolone e vestaglione di flanella, con frittatona di cipolle e rutto libero, e l’ostentazione di un amore Arcobaleno perché, infondo, siamo tutti yogici seppur affamati di ego poco misurato, proprio qui l’errore si palesa.

Il Tempo, unica misura democratica alle latitudini del pianeta Terra, scorre e inevitabilmente la materialità del corpo degrada… Da qui una domanda è lecita: qual è il segreto della Vita?

Personalmente non conosco la risposta ma ammiro il suo Creatore o, più semplicemente, colui il quale è dietro questo eterna meraviglia che si declina con i cicli degli astri e delle stagioni, con lo sbocciare dei fiori. La mia esperienza mi dà solo la possibilità di ricercare un metodo da calare nel quotidiano: viviamo da innovatori che camminano nel Solco della Tradizione.

Partendo da questo assunto proviamo a ragionare, poi, sulla metodologia umana della Comunità in cui esso, nonostante l’ego che lo contraddistingue dal resto del mondo Animale stabilisce i suoi equilibri e le sue regole per facilitare la sopravvivenza. Da qui, l’elaborazione metapolitica del Comunitarismo e del Neopatriotismo: questa non è intesa come una astratta concettualizzazione o, più semplicemente, una pura declinazione retorica.

Tale elaborazione va interpretata come un impegno a promuovere il concetto di Comunità, secondo le teorie di Aristotele e Tonnies, interpretato nell’intento di analizzare il presente con proposte costruttive. Quale il metodo: l’incontro e il confronto. Fisiologicamente scaturiscono, sempre, risposte importanti dal confronto con esponenti istituzionali e della società civile su un terreno sanamente nazionalpopolare.

Questo concetto oggi sempre più annichilito da una massificazione mondialista, per richiamare Antonio Gramsci, sono gli elementi culturali che esprimono l’anima di un Popolo. Nella fattispecie anche l’associazionismo, pur con le sue peculiari finalità, si inserisce in questo tessuto sociale. Ciò è palese e ci porta ad ascoltare i protagonisti di questo mondo così vivace. In questa intervista ci confronteremo con Domenico Falciano, Presidente dell’Associazione Sarno Runners.

Il nostro desiderio è confrontarci sui concetti di Persona e Comunità; un confronto, questo, opportuno per costruire insieme una narrativa che sappia descrivere le esigenze di fare comunità con l’aggregante dei Valori della Squadra partendo da un punto fermo: Persona non è Individuo. Si rinvia al trinomio Spirito-Anima-Corpo non in senso atomistico ma come declinazione di una splendida trama. Relazioni sociali, culturali, storiche con un territorio che, seppur spesso celato, parla di Noi: un territorio che narra chi eravamo e, forse, dove siamo diretti.

 

Buongiorno e grazie di aver concesso questa intervista. Dicevamo del concetto di Persona in senso Tradizionale non crede che lo sport sia soprattutto una scuola di vita? Questo concetto non è una novità ma forse nei nostri tempi è bene ricordarlo? Lei cosa ne pensa?

“Mente sana in corpo sano” leggevamo un tempo sui libri di scuola. Ciclicamente nei secoli si sono susseguite Civiltà, Imperi, organizzazioni di Potere che hanno dato alle discipline sportive (dalle Olimpiadi del mondo Classico, alle Arti Marziali del Sol Levante) una rilevanza determinante nella vita dei suoi Uomini.

Cos’è lo Sport se non una Scuola di Vita? Pierre de Coubertin affermava che: “L’importante non sempre è Vincere ma Partecipare.” Mi rispecchio molto in quanto detto: partecipare è determinante (non perché non si desidera vincere, lo precisiamo) ma perché la partecipazione oltre ad essere un esercizio di Libertà è anche un’ottima palestra all’esercizio del Confronto che ci rende migliori. Il Confronto con gli altri evita i fondamentalismi e aiuta ad elevarci ad una Sapienza sempre maggiore laddove mainstream la “comunicazione” di massa, banalmente, ci aliena ad un superficiale edonismo farcito da un individualismo sterile. Il confronto con sé stessi e con gli altri è sinonimo di crescita, di esperienza e soprattutto esalta il valore nobile che lo Sport insegna: rispetto a tutti i livelli! È necessario ripetercelo spesso, specialmente, alla luce di questa Società che appare sempre più persa nel suo politicamente corretto e nella sua ossessione all’inclusività (molto spesso a “senso unico”). La Sarno Runners, di cui ho l’onore di ricoprirne la carica di Presidente, nasce con questo desiderio: condividere dei Valori sani e riconosciuti e, in squadra, stiamo portando avanti questo progetto con l’obiettivo di aggregare e condividere la passione per lo sport con un po’ di sana competizione che non guasta mai.

Vorrei approfittare del momento per ringraziare tutti i soci della Sarno Runners che con grande passione, sacrificio e determinazione portano avanti questo bellissimo progetto di aggregazione e di civiltà, nonostante, la vita quotidiana già impegnativa di ognuno. Un doveroso ringraziamento a tutti gli atleti della squadra di running , sempre più numerosi, che con profondo senso “patrio” e forza atletica portano il nome della Sarno, con uno spirito contagioso e una passione davvero invidiabile!

Una delle nostre punte di diamante, lo affermo con orgoglio, è Memorial all’avvocato Gaetano Ferrentino, prematuramente scomparso, che organizziamo già da alcune edizioni ( il 26.05.24 saremo già alla terza edizione). Abbiamo voglia e desiderio di raccontare amore e valori e condividerli con chiunque abbia la nostra stessa sensibilità. Per noi i valori rappresenta tutto

 

E’ interessante notare come lo sport aggreghi valori comunitari e se vogliamo locali. Pensiamo al tifo o far parte di una realtà sportiva locale. Non crede sia un aspetto interessante questo?

Decisamente Si, anche noi della Sarno Runners pensiamo che il senso della comunità sia il segreto per superare il “peccato originale” di questo Occidente che ci propinano come stile di vita quotidiano. La società ci appare sempre più concentrata sullo sterile individualismo dove le parole d’ordine appaiono essere: individualismo sfrenato, vizio, status simbol “usa&getta”. Personalmente, e mi sento di parlar per tutta la squadra, credo che al contrario il segreto ad una vita in equilibrio sia lo spirito di gruppo, il potere dell’aggregazione. Se poi, con umiltà e sinergia, si riesce anche a radicare sul territorio un’associazione che sappia narrare i valori positivi dello sport, allora, abbiamo vinto: credo che quanto detto possa dare un impatto importante sulla Comunità perché portatore di un messaggio sano laddove si mostrano mainstream messaggi tossici.

Ognuno di Noi, noi Tutti, attraverso la gioia della Passione e dell’Esempio, proviamo a narrare i giusti valori di cui la società attuale necessita: senso di Comunità, Rispetto per l’impegno che va portato avanti con un inizio ed un traguardo, Solidarietà come solo una vera Squadra sa fare e Umiltà in contrapposizione con l’Arroganza del Qualunquismo militante.

Lato nostro, mossi da sola passione per lo sport, abbiamo dato vita ad un’associazione sportiva senza scopo di lucro che sa autofinanziarsi in piena circolarità e prova, riuscendoci spesso, a raccontare una storia fatta di solidarietà e amore per il territorio. Amiamo la nostra terra, sul serio, non ciclicamente e siamo pronti a correre per essa.

 

Ancora una volta abbiamo dimostrato che nonostante l’invadenza di una calcel culture che procede mainstream a snaturare questo Occidente, i territori dell’Italia dei Popoli a trazione sociale e mediterranea, pullulano di buone pratiche ed espressione di un comunitarismo fisiologico nei cuori di ognuno di Noi.

…a volte penso che sia finita, ma è proprio allora che comincia la salita. Che fantastica storia è la vita. Che fantastica storia è la vita. E quando pensi che sia finita, è proprio allora che comincia la salita. Che fantastica storia è la vita…

Paolo Guidone

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