GOVERNO: SERVE UNA DESTRA CON IDEE PROIETTATE VERSO IL FUTURO
Presentata la prima vera manovra del governo di Giorgia Meloni, si tirano le somme e si fanno le giuste considerazioni. Da più parti si legge di una delusione e di aspettative tradite. Ma davvero qualcuno pensava che in un anno di governo, con una situazione emergenziale assoluta, si potesse stravolgere una situazione economica certamente difficoltosa? Il Presidente del Consiglio ha ribadito come la manovra sia seria e che le risorse siano state utilizzate in modo razionale cercando di aiutare le fasce più deboli. Come sempre si poteva fare di più, certamente. Ma resta il fatto che il governo ha fatto delle scelte e lo sono al di fuori delle vecchie logiche (si veda l’aiuto alle famiglie per i figli).
Le promesse mancate? Per giudicare i risultati si dovrà attendere la fine del mandato. Prendiamo ad esempio la questione immigrazione. La delusione è tanta, è vero. Il blocco navale non si è visto e dopo la tragedia di Cutro oltre alle parole poco o nulla è cambiato. Ma come espressamente spiegato più volte da Giorgia Meloni l’idea è quella di intervenire direttamente in Africa cercando di bloccare le partenze e creando opportunità di lavoro nel continente nero, la situazione esplosa in medio oriente non aiuta e soprattutto crea nuove tensioni. Questo governo è perfetto? No, e ha un sacco di problemi. In un anno ha fatto molte gaffe con i suoi rappresentanti.
In Tv e sui giornali gli eletti dei partiti di maggioranza ripetono come pappagalli la lezioncina e sono poco preparati in tutto. Lo si vede ascoltando Italo Bocchino, vecchia scuola, è un politico scaltro e preparato che in ogni circostanza, ha considerazioni logiche su cui si può essere in d’accordo come in disaccordo ma resta il fatto di come sia sempre in grado di argomentare e spiegare. Ma anche in questo caso non crediamo sia il vero problema. La situazione su cui va fatto un ragionamento è differente e si pone sul futuro del paese. Sino a oggi il centrodestra e il governo hanno reagito all’avanzamento del pensiero progressista, alla richiesta di diritti individuali in alcuni casi eccessivi.
Quello che assolutamente manca è la visione si una società differente, di un modello che sia diverso da quello che si delinea per il futuro. Se il progressismo conduce a una società occidentale dove l’individuo è libero nel suo microcosmo di decidere per se stesso su quasi tutto: dal cambiare sesso al mettere fine alla propria vita passando all’acquistare un bimbo tramite un utero in affitto; la società del mondo conservatore quale sarebbe? Quale è la proposta per il futuro?
Questa è la sfida a cui la destra non sta dando risposta. Manca una progettualità per il mondo di domani. Senza una visione del futuro come si possono fare scelte moderne e attuali? Il mondo corre, è veloce e la politica del CDX è ferma. Pensare solamente alla realtà politica e reagire a essa non ha contribuito a dare spazio al mondo intellettuale dei giovani pensatori rivolti verso destra. Da 50 anni vediamo sempre le stesse persone che analizzano con logiche del passato.
Serve coraggio per proporre un mondo differente. La Meloni si dichiara vera europeista, l’Europa dei popoli e non della tecnocrazia, ma perchè allora la politica estera viene dettata da Usa e Nato? Questo è il vero problema del governo Meloni. Non avere una visione del futuro, non la si vede nelle scelte sino a oggi fatte come nelle parole nelle conferenze stampa o nei vari convegni organizzati dal partito. Reagire a quanto succede funziona solo nel presente, ma nella somma del tempo che scorre vi sarà sconfitta certa per tutti coloro che guardano verso il centrodestra.
Fabrizio Fratus per affaritaliani.it
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