ALFREDO CATTABIANI E IL PENSIERO IDENTITARIO
Tra i padri del movimentismo identitario italiano vi è Alfredo Cattabiani (1937-2003), figura interessante seppur dimenticata. Giornalista, scrittore e traduttore , Alfredo Cattabiani è protagonista assoluto della cultura Tradizionalista della seconda metà del ‘900 che, con la sua attività editoriale, aprì gli orizzonti della cultura non conformista attraverso un meticoloso impegno giornalistico ed editoriale volto alla riscoperta di un filone spiritualista nel ‘900. Questo percorso parte con una ardita tesi su Joseph De Maistre scagliata a terra da Norberto Bobbio perché urtava l’ortodossia dell’egemonia culturale marxista e proto-progressista. Incurante della cappa ideologica già all’epoca presente, Cattabiani fu artefice di uno straordinario lavoro giornalistico ed editoriale iniziato negli anni ’70 e finito con l’inizio del XXI secolo. Grazie a Alfredo Cattabiani vi fu la riscoperta di un’eterogenea realtà di autori come Mircea Eliade, Simone Weil, Elemire Zolla, Carlo Alianello, Augusto Del Noce, Renè Guenon: una corposa letteratura di autori testimoni nel novecento di un filone legato ai valori Tradizionali.
Nell’epoca delle intemperie, di quella che Plinio Oliveira de Correa defini la IV rivoluzione quella del ‘68, Cattabiani fornì “proiettili culturali” di resistenza ai valori della Tradizione: cattolico ma aperto alla molteplicità delle forme religiose, Cattabiani colse il nucleo più profondo di ciò che oggi sempre di più va smarrendosi ovvero l’identità.
Segnaliamo tutto quel lavoro di ricerca e di contributi, oltre che numerosi libri, legati alla riscoperta della spiritualità cosmica e del suo rapporto con la spiritualità cristiana. Anche sotto questo aspetto affermiamo che Alfredo Cattabiani ha prodotto tanta antologia di riferimento, in armonia, con quanto ritroviamo spesso nella bellissima trasmissione di Andrea Rognoni “Cultura popolare italiana”, dove il concetto di Popolo assume una connotazione identitaria come portatore di una memoria ancenstrale preziosa.
Questi aspetti permettono di iscrivere Alfredo Cattabiani tra i maestri del neopatriotismo: tale concetto, come ho spiegato in una recente convegno in Sardegna, è l’espressione di una identità profonda dei Popoli italiani che ci lega al mondo premoderno e, al tempo stesso, una fresca rielaborazione calata nei nostri tempi.
Decisamente affine all’insegnamento di Cattabiani, ritroviamo in “Nostalgia degli Dei” di Marcello Veneziani un testo fondamentale per la cultura identitaria: esso rappresenta un viaggio tra le radici di un pensiero di Destra che affondano nella Tradizione che è alla base del pensiero neopatriotico. Il superamento della diade Destra-Sinistra non va inteso come sincretismo ma come una rivoluzione conservatrice ovvero come un ritorno ai valori fondanti dell’ Uomo ripensati nel contesto odierno.
Paolo Guidone
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