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MODELLI EDUCATIVI E SOCIETA’ POST INDUSTRIALE

La transizione dell’occidente da uno stato feudatario a quello della società di massa attraverso l’industrializzazione ha portato ad effetti indesiderati. Gli stati occidentali hanno fronteggiato la più grande crescita tecnologica mai vista nella storia umana fino all’ora. Per via di nuovi materiali quali acciaio e la catena di montaggio come metodo di produzione abbiamo assistito ad un ampio e repentino cambiamento. La conseguenza di ciò fu un deciso miglioramento della qualità della vita e di immigrazione dalle campagne ai grandi centri urbani, che andavano sempre di più a conformarsi.

Tuttavia con analisi più approfondite, soprattutto in campo sociologico basate sullo (1)“strutturalismo” venne evidenziata un effettiva conflittualità sociale che portò a grossi scontri tra i ceti meno abbienti. Specialmente in contesti come gli Stati Uniti dove la distinzione etnica è sempre stato motivo di atti di violenza tra concittadini.

Non è un mistero, con l’avvento di tale modello societario vennero pubblicati da parte di Karl Marx (2)“il Manifesto del Partito Comunista” nel 1848 e (3)“il Capitale” nel 1867. L’alienazione economica e la scarsa considerazione del capitale umano per prediligere il valore della merce, è un problema che affrontiamo tutt’oggi. (4) Émile Durkheim attraverso la sua analisi basata sui fatti sociali, ha sostenuto che le persone vivono influenzate da fattori circostanti. L’uomo difatti vive secondo il suo essere in società ed è soggiogato da ciò che non dipende dal suo inconscio. Pirandellianamente la possiamo definire la società delle maschere, dove ognuno gioca un ruolo a seconda della situazione muta la sua apparenza. Da ciò appare evidente come non ci sia più spazio per un attenta analisi psicologica dei singoli attori in campo. Oggi il fenomeno appare molto più evidente in quanto dopo il 1989 con la caduta del muro di Berlino la società è andata verso una spoliticizzazione e distacco da parte dei cittadini rispetto all’apparato statale. Delegando ulteriormente l’educazione alla “tecnica”. L’analisi di (5)Heidegger oggi più che mai evidenzia come la tecnica abbia influito negativamente sulle giovani generazioni. Un essere umano fatto da emozioni e sensazioni non può competere con una macchina. Come sostiene il filosofo Tedesco l’uomo è divenuto lo strumento di cui la tecnica si serve e non viceversa. Da questa narrazione storica possiamo comprendere come le giovani generazioni siano il prodotto di ormai più di un secolo di decadenza, come la definì Oswald Spengler. Nella celebre opera (6)“Il tramonto dell’Occidente”, che contesta la perdita di valori nel primo dopoguerra. (7)René Guénon sostenne attraverso il suo pensiero spiritualista di come l’occidente si sia evoluto solamente in senso materiale, perdendo di vista la spiritualità. Del resto anche lo stesso (8)Simmel ammiratore della società del consumo e della produzione industriale, parlò di come tutto verrà ridotto a merce rinunciando al sentimentalismo.

L’imperativo oggi è quello di recuperare dei valori tradizionalisti basati su un educazione familiare con il supporto dello stato. Riportando a un’identità forte che dia una nuova spiritualità attraverso lo studio di materie umanistiche, cooperando con gli organi associazionistici territoriali che garantiscono una crescita sana ai giovani.

Leonardo Goglia

Note:

1: “Strutturalismo” https://www.treccani.it/enciclopedia/strutturalismo

2: “Il Manifesto del Partito Comunista” 1848 “Marx e Engels” https://it.wikipedia.org/wiki/Il_Capitale

3: “Il Capitale” 1867 “Marx e Engels https://it.wikipedia.org/wiki/Il_Capitale

4: Émile Durkheim sociologo Francese https://it.wikipedia.org/wiki/%C3%89mile_Durkheim

5: Martin Heidegger Filosofo e rettore universitario Tedesco https://it.wikipedia.org/wiki/Martin_Heidegger

6: “Il tramonto dell‘occidente” Oswald Spengler https://www.ibs.it/tramonto-dell-occidente-libro-oswald-spengler/e/9788830425583

7: René Guénon https://it.wikipedia.org/wiki/Ren%C3%A9_Gu%C3%A9non

8: Georg Simmel sociologo e filosofo tedesco https://it.wikipedia.org/wiki/Georg_Simmel

 

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