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TUNISIA: MEMORANDUM D’ INTESA DI COOPERAZIONE

Crisi economica

Per il 19 dicembre 2022 era prevista una riunione del Comitato esecutivo del Fondo monetario internazionale (FMI), ma è stata rimandata perché si sarebbe dovuto dare l’approvazione finale per un piano di aiuti del valore di circa 2 miliardi di dollari.

A tale iniziativa si era giunti nella metà del mese di ottobre ma il nuovo disegno di legge finanziaria promulgato dal presidente Saied nei primi giorni di dicembre non avrebbe reso possibile rispettare gli impegni presi per ottenere il finanziamento.

Dopo mesi di trattative infruttuose, ad inizio marzo “Il sole 24 ore” spiega le motivazioni secondo cui il FMI avrebbe sospeso gli aiuti a Tunisi: La Banca mondiale sospende «temporaneamente» alcuni dei suoi programmi in Tunisia, dopo l’escalation di violenze contro i migranti dell’Africa subsahariana scatenate dalle parole del presidente in carica Kais Saied. La sicurezza e l’inclusione di migranti e minoranze, scrive in una nota l’istituto di Washington, sono «parte dei nostri valori di inclusione, rispetto, anti-razzismo in tutte le sue forme».

Crisi migratoria ed immigratoria

La Tunisia è sempre stata immaginata come un paese “problematico” per quanto concerne le migrazioni la cui meta fossero i paesi europei e tale assunto è nella realtà una devastante costante.

È difficile, nella logica buonista strumentalizzata da alcune parti politiche del nostro paese, sostenere che i tunisini scappino da guerre e persecuzioni, ma il cortocircuito mediatico non avrebbe mai potuto ipotizzare di tacciare di razzismo il paese. La Tunisia, nel 2018, è stato il primo paese dell’area MENA (Middle East and North Africa) a promulgare una legge che penalizzi la discriminazione razziale ma il fenomeno è antecedente all’emanazione legislativa.

Secondo un sondaggio commissionato dalla Bbc nel 2022, infatti, l’80% dei tunisini ritiene che la discriminazione razziale sia un problema nel proprio paese. Con il pretesto di “difendere la sovranità tunisina”, negli ultimi mesi, il poco noto Partito Nazionalista tunisino – che tuttavia trova ampi spazi di manovra nell’attuale contesto – sta conducendo una campagna basata sulla richiesta di espulsione dei migranti irregolari provenienti dai paesi subsahariani.

Il 21 febbraio, nel corso di una riunione del Consiglio superiore per la sicurezza nazionale che come materia cardine aveva il tema dell’immigrazione irregolare degli africani sub-sahariani, Kais Saied ha rilasciato delle dichiarazioni che hanno suscitato perplessità a livello internazionale: “C’è stata la volontà, dall’inizio di questo secolo, di cambiare la composizione demografica della Tunisia” e ancora “Attraverso queste ondate successive di migrazione irregolare, si cerca di fare della Tunisia un  Paese puramente africano che non appartiene al mondo arabo-musulmano”.

Sembra che il presidente abbia anche fatto allusioni inerenti lo scambio di ingenti somme di denaro successive al 2011 per “facilitare” l’insediamento nel paese di persone provenienti dall’area sub-sahariana. Tale affermazione allude alla dichiarazione “Coloro che stanno dietro a questo fenomeno fanno tratta di esseri umani, mentre pretendono di difendere diritti umani”.

Il memorandum d’intesa

Domenica 16 luglio è stato firmato un accordo fondamentale, che rappresenta un successo diplomatico del governo Meloni.

La premier si è recata più volte nel paese nord africano e, come avvenuto al momento della firma, è stata accompagnata da Ursula Von der Leyen (Presidente della Commissione Europea) e da Mark Rutte (primo ministro dei Paesi Bassi).

L’accordo stipulato prevede 5 punti fondamentali:

  • creare opportunità per i giovani tunisini. Per loro ci sarà una finestra in Europa con l’Erasmus. Per le scuole tunisine stanziati 65 milioni.
  • sviluppo economico della Tunisia. L’Ue aiuterà la crescita dell’economia tunisina.
  • investimenti e commercio. Ci saranno investimenti anche per migliorare la connettività della Tunisia, per il turismo e l’agricoltura.
  • cooperazione sull’energia verde. Per questo progetto stanziati 300 milioni.
  • migranti. Lotta ai trafficanti e maggiore cooperazione nelle operazioni Search and Rescue. Per questo sono stanziati 100 milioni di euro.

Quali le aspettative?

Volendo analizzare con onestà intellettuale quanto inciderà l’accordo stipulato, è giusto tener presente le maggiori “critiche” poste in essere: alcuni menzionano l’ipotesi che il governo tunisino possa combattere il fenomeno migratorio con azioni non il linea con il rispetto dei diritti umani, altri ritengono Saied un dittatore e, in quanto tale, non meritevole di firmare accordi per il suo paese.

Osservando la storia recente della Tunisia possiamo constatare quanto siano stati fallimentari i tentativi di governare da parte di Ennahda (costola tunisina dei Fratelli Musulmani); la valutazione non è ideologica ma fattuale: la crisi economica, già presente, si è acuita, i maggiori esponenti di questo partito sono tutti, a vario titolo, accusati di corruzione.

La situazione del popolo tunisino è invivibile e, al di là di ciò che genererà l’accordo stipulato, possiamo finalmente essere orgogliosi del fatto che il governo italiano si sia “speso” per sanare una crisi, non trincerandosi nell’immobilismo che ha caratterizzato la diplomazia negli ultimi anni. Il fatto che Giorgia Meloni sia stata una “apripista” per la visita di importanti esponenti europei concede all’Italia di poter ambire ad un ruolo strategico-geopolitico di spicco nell’area mediterranea.

Arianne Ghersi

Note:

1) https://www.ilsole24ore.com/art/tunisia-banca-mondiale-sospende-suo-programma-le-violenze-razziste-scatenate-saied-AEsxJRzC

2) https://www.geopolitica.info/tunisia-proteste-migrazioni/

3) https://www.africarivista.it/tunisia-presidente-saied-fa-muro-contro-i-migranti-subsahariani/213359/

4) https://www.africarivista.it/tunisia-presidente-saied-fa-muro-contro-i-migranti-subsahariani/213359/

5) https://www.fanpage.it/politica/cosa-ce-nel-memorandum-lintesa-firmato-da-ue-e-tunisia-il-23-luglio-a-roma-la-conferenza-sui-migramti/

1 Comment on TUNISIA: MEMORANDUM D’ INTESA DI COOPERAZIONE

  1. corrado marvasi // 21 Luglio 2023 a 16:32 // Rispondi

    Apprezzo molto per chiarezza espositiva e rilievo gli articoli della Ghersi. Il presente non è da meno

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