MA INTRALLAZZI E GIOCHI DI POTERE INTERESSANO A QUALCUNO?
Senna lascia la Lega. Calenda lo accoglie per rinforzare la pattuglia di fuoriusciti da Forza Italia. Dopo la Gelmini e la Carfagna un nuovo acquisto. Si può dire che la politica dei migranti dissidenti e ideologici è come un mondo a parte. Un mondo che vive di proprie logiche, di contraddittorie e fumose dichiarazioni, ma spesso anche di accordi sottaciuti e sotterranei. C’è da pensare che loro, i migranti dissidenti, non se ne rendano conto. Si frequentano assiduamente e freneticamente, parlano dei loro interessi chiusi nei salotti buoni, non si rendono conto di quello che accade fuori, lontano dalle loro comode poltrone. La gente è stanca, sfiancata da promesse non mantenute, da slogan inconcludenti. E finalmente sa distinguere. Non si fa catturare e sedurre da transfughi di comodo. Si rende conto che la coerenza non è un capriccio morale. Che le idee hanno un luogo di residenza che non va abbandonato. Che, forse, un po’ di ideologia serve ancora. Non si sa se Calenda sarà capace di valorizzare le nuove energie che sono approdate da lui. Certamente avrà incoraggiato le loro aspettative. Quelle aspettative che agli elettori non interessano, visti i problemi economici che molti devono affrontare. A loro non interessa la logica del sottogoverno, degli incarichi di ripiego, come una ricorrente forma di compensazione. A loro interessa la forza e la funzionalità di una Istituzione come la Regione, non le piccole manovre di potere. E presto questo si paleserà con chiarezza quando potranno scegliere fra candidati seri e preparati. In fondo la buona politica è nella trasparenza e nella proposta concreta e non nel rincorrere figure scolorite e inaffidabili.
Roberto Ugo Nucci
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