CONSIGLI PER GLI ACQUISTI: LA RACCOLTA COMPLETA DEGLI SCRITTI DI EVOLA SUL DIORAMA FILOSOFICO

Un Diorama, ossia una veduta di prospettiva, generale, è proprio ciò che Julius Evola cercò di realizzare con quello che, probabilmente, fu il suo più duraturo, nonché più significativo, tentativo di incidere sulla cultura fascista degli anni Trenta, indirizzandola verso un possibile approdo tradizionalmente orientato: la pagina culturale intitolata Diorama Filosofico. Problemi dello spirito nell’etica fascista (sottotitolo che poi sarebbe mutato in Problemi dello spirito e della razza nell’etica fascista a partire dal dicembre del 1938), terza pagina del quotidiano Il Regime Fascista diretto da Roberto Farinacci,che Evola curò dal 1934 al 1943, con uscite irregolari, ora quindicinali, ora mensili, e svariate interruzioni.

Questa “visione” oggi torna disponibile grazie allo sforzo congiunto di RigenerAzione Evola e Cinabro Edizioni. Ma procediamo con ordine.

Dopo la sfortunata esperienza de La Torre, rivista quindicinale che, fondata da Evola nel 1930 e da lui concepita come un«nuovo tentativo di “sortita” nel dominio politico-culturale» fondato rigorosamente sul concetto di Tradizione, così come mutuato da René Guénon, fu oggetto di violenti attacchi da parte degli ambienti fascisti più ottusi, Evola tornò alla carica.

Grazie all’aiuto del gerarca “illuminato” Roberto Farinacci, venne alla luce il Diorama filosofico, che fortunatamente sopravvisse molto più a lungo: di questa pagina culturale uscirono 89 numeri nell’arco di nove anni.

I contenuti del Diorama furono i più vari e ogni aspetto veniva interpretato e trattato rigorosamente sotto la lente d’ingrandimento della Tradizione: dalla romanità antica ai significati superiori del combattimento e della guerra, dalla storia alla filosofia, dalla metafisica alla religione, dalla psicanalisi alla simbologia, dalla critica di costume alla letteratura, dai temi più politici fino agli studi sulla razza, argomento divenuto portante dal 1938 in poi. In quest’ottica spiccano le preziose collaborazioni di Guido De Giorgio, i cui undici articoli pubblicati sul Diorama sono stati rieditati da Il Cinabro in Prospettive della Tradizione, e quella di René Guénon, i cui primi articoli comparvero sulle pagine del Diorama con lo pseudonimo di Ignitus e che complessivamente contribuì alla pagina evoliana con ben ventisei scritti.

Le altre collaborazioni al Diorama furono articolate ed importanti: spiccavano i nomi delle grandi personalità del mondo conservatore mitteleuropeo, come Othmar Spann o Edmund Dodsworth, ultimo discendente dall’antica casa regnante di York, e italiano, come Massimo Scaligero, Domenico Rudatis, Guido Cavallucci, Roberto Pavese, Carlo Rossi di Lauriano, Francesco Coppola e tanti altri.

Con il Diorama, Evola voleva indirizzare la cultura fascista, che risentiva inevitabilmente di molte tendenze centrifughe, verso una linea orientata in senso tradizionale, onde definire, in modo inequivoco, i contorni di un’intransigente Weltanschauung tradizionale quale formidabile arma dello spirito che avrebbe dovuto guidare la riscossa degli “uomini nuovi”.

A parte il lavoro di direzione del Diorama, il contributo personale di Julius Evola alla pagina come articolista fu notevole: oltre ottanta articoli e quasi quaranta tra redazionali e commenti. Gli articoli, alcuni dei quali, come da prassi, riapparvero poi nei decenni successivi modificati e riadattati, sono stati finalmente raccolti da Cinabro Edizioni. A parte il tentativo purtroppo frustrato di Marco Tarchi, il quale nel 1973 iniziò a ripubblicare le annate intere della rivista, fermandosi però al primo anno, le pagine evoliane, finalmente andate in stampa e che da allora non erano mai state ripubblicate, rimangono un documento eccezionale, una testimonianza indiscutibile dello sforzo che in quegli anni Julius Evola profuse nel tentativo reale e tangibile di incidere sulla cultura fascista italiana; di creare, col contributo di importanti personalità, non solo italiane, un fronte tradizionale di respiro europeo, che fosse in grado di combattere e vincere la battaglia, non solo materiale ma soprattutto spirituale, contro le forze della sovversione che sempre più stavano diventando pericolose.

Oggi, le pagine del Diorama rimangono a nostra disposizione, talvolta con un’attualità sorprendente, come una eccezionale testimonianza di una tensione ideale fortissima, in anni che avrebbero potuto ridare un futuro all’Europa, ma che purtroppo ne scandirono il tramonto.

Julius Evola

Diorama Filosofico

Raccolta completa degli articoli 1934-1943

A cura di RigenerAzione Evola

Cinabro Edizioni

Pagine 500

prezzo 28,00

isbn 978 88 32031 19 5

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