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LE IDEE CHE BRUCIANO. ESCE IL NUOVO NUMERO DELLA RIVISTA “FUOCO”

«NELLA RETE DELLA RETE»
Cos’è il ‘capitalismo della sorveglianza’ e perché è una ragnatela? Ne parliamo nell’ultimo numero di FUOCO.

Se non fossero bastati due anni di pandemia, il 2022 prosegue all’insegna dell’instabilità internazionale e del contestuale rafforzamento delle maglie del sistema tutto intorno a noi. Questo numero di FUOCO, il numero 5, che inaugura il suo secondo anno di attività, analizza a 360° l’ennesimo ‘annus horribilis’ che è cominciato. Infatti, se da un lato abbiamo sempre più caos e incognite, dall’altro si palesano i frutti (avvelenati) di due anni di politica emergenziale che ha limitato oltremodo privacy e spazi di libertà individuali… benvenuti nell’era del ‘capitalismo della sorveglianza’!

Proprio a questa nuova tappa dell’evoluzione del sistema nella sua forma più pervasiva e tirannica è dedicato lo Speciale della Rivista, che parlerà del nuovo volto di quello che sulla carta doveva essere il ‘migliore dei mondi possibile’ con gli articoli di Cristiano Puglisi, Enrica Perucchietti, Fabrizio Fratus e Massimo Pacilio.

Largo spazio alla (geo)politica grazie all’approfondimento di Claudio Mutti sul Qatar, che ospiterà i prossimi Mondiali di calcio. Un occhio, ovviamente, alla situazione russo-ucraina con Marco Ghisetti e alle cause che hanno condotto al conflitto mentre, più a Oriente, è Daniele Perra ad analizzare la ‘lunga marcia’ della Cina al rango di potenza globale sempre più egemone.

Come sempre FUOCO non mancherà di concentrarsi sui temi più scottanti, dando voce a Jacopo Coghe, portavoce dell’associazione ProVita e Famiglia colpita da atti di sabotaggio e minacce per essersi schierata a favore della vita e Costanza Miriano, con la quale analizzeremo ruolo e significato della famiglia per la società.

Senza dimenticare la dottrina e l’approfondimento metapolitico grazie agli scritti sulla Tradizione di Carlo Corbucci ed Enzo Iurato, nonché Giuseppe Aiello. E senza dimenticare le nostre origini, cioè il Natale di Roma, a cui Elio Della Torre dedica un lungo approfondimento muovendo dall’ultima fatica letteraria di Mario Polia.

Il linguaggio politicamente corretto e la neolingua orwelliana è, invece, il tema del caustico contributo di Eduardo Zarelli, a cui si associa un altro articolo decisamente indigesto per i radical chic come la radiografia che Flavia Costadoni fa di Michel Houellebecq e della sua ultima opera, tra luci ed ombre.

Un altro pugno nello stomaco del mainstream, infine, dal j’accuse di Alessio Di Mauro che lancia un monito e una domanda: dall’egemonia (gramsciana) della sinistra siamo sprofondati nella dittatura culturale del mainstream. Ma. allora, si stava meglio quando si stava peggio?

I contributi delle migliori penne del pensiero anticonformista sarà, come sempre, impreziosito dalle illustrazioni di Daniela De Vita e dai bozzetti di Nemo, già disegnatore ufficiale di Cinabro Edizioni.

…E tanti, tanti altri articoli e Autori vi aspettano nel 5° numero di FUOCO!

www.leggifuoco.it

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