RINGIOVANIRE LA POLITICA: INTERVISTA A SIMONE SPEZZANO
Simone Spezzano, Coordinatore Nazionale della Giovanile di “Cambiamo!”, ovvero il nuovo Partito di Giovanni Toti , ci racconta la sua esperienza dispensando proposte e consigli per il futuro della Politica Giovanile in Italia.
Nato a Prato, laureato in Scienze Politiche ed esperto di Digital Marketing sta guidando insieme al Partito la migrazione verso un nuovo contenitore che già si è presentato sul piano elettorale ma deve ancora strutturarsi sul piano politico, il nuovo progetto si chiama “Coraggio Italia”.
C: Di Movimenti e Partiti nati e poi morti al cappio delle leggi elettorali ne esisterebbe uno sterminato elenco, eppure “Cambiamo con Toti” prossimo alla fusione nel progetto “Coraggio Italia” sembra voler fare le cose sul serio, tanto da far nascere anche una Giovanile a supporto del Movimento, come è nata l’idea?
S: Il Progetto giovanile di Cambiamo! Nasce quasi un anno dopo della fondazione del Partito, a cui ho contribuito anche io. Già durante i primi passi del Partito ho palesato a Giovanni Toti la volontà di dare vita ad una sezione giovanile incassando la pronta fiducia del Partito. Dopo di che ho fatto leva sulle conoscenze maturate nei miei 10 anni di Militanza e di vicinanza anche ad altri partiti, facendo sponda anche sui vari rappresentanti di Cambiamo! Presenti su tutto il territorio Nazionale che hanno avvicinato altri giovani e dopo circa un anno il progetto è diventato realtà.

C: Come avete organizzato il Movimento Giovanile? E’ stato facile coinvolgere una generazione così tendenzialmente apatica ad ogni discorso e partecipazione politica?
S: La nostra ricetta è stata semplice, oltre a non fermarci al semplice discorso generazionale abbiamo voluto premiare il merito e valorizzare le potenzialità di ognuno, dividendo il Movimento in diversi Settori e Tavoli di Confronto. Quello che ha stimolato ulteriormente i Partecipanti è stato vedere che le nostre proposte non si fermavano esclusivamente ai nostri tavoli, ma venivano immediatamente veicolati a tutti i Rappresentanti dei Governi Locali e Nazionali che si sono sempre dimostrati disponibili ad accogliere le nostre istanze.
C: In quest’epoca di crisi della partitocrazia, e soprattutto dei riferimenti culturali ed ideologici all’interno dei contenitori politici, qual è la proposta in tal senso del vostro Movimento Giovanile?
S: Noi abbiamo un obiettivo ben chiaro in tal senso, ed è quello di dare vita ad una Scuola di Formazione permanente che abbia duplice funzione: formare i ragazzi sulla politica Istituzionale ed Amministrativa, per fornire a tutti le basi affinché possano ricoprire degnamente ruoli come quello del Consigliere Comunale. D’altra parte siamo convinti della necessità di formare i ragazzi sullo studio della storia politica, delle dottrine e delle idee, alcune delle quali caratterizzano i Partiti Attuali.
C: E voi, politicamente e culturalmente, come vi identificate?
S: Noi siamo Moderati, crediamo nel confronto su ogni tema, aperto a tutti e senza integralismi di sorta. Siamo Cattolici, Garantisti, Riformisti. Geograficamente ci potremmo collocare al Centro, anche se guardiamo a Destra su temi quali la famiglia, la sicurezza, il controllo dell’immigrazione. Rispetto alla su questioni come Europa e diritti Civili prevale la componente Centrista, aperta al confronto ed al dialogo. Per esempio su temi come Eutanasia, DDL Zan e Legalizzazione della Cannabis abbiamo un approccio non contrario a prescindere, ma aperto al confronto, evitando rifiuti a prescindere giustificati con ideologismi di sorta.
C: Ed in questo senso che rapporto avete con le altre Giovanili del Centro-Destra in Italia ed in Europa?
S: Nonostante per tutte le iniziative avvenute su scala locale è stato possibile collaborare e cooperare con altri Movimenti della nostra Area,su scala nazionale invece credo la situazione sia migliorabile perché non è mai stato aperto un vero e proprio tavolo di confronto tra tutti i Movimenti Giovanili di Centro-Destra, azione più che mai necessaria per ravvivare il confronto all’interno della nostra area. Sul fronte Europeo invece, pur non avendo attualmente rappresentanti in Parlamento Europeo stiamo lavorando per entrare nel fronte giovanile del Partito Popolare Europeo e dialoghiamo soprattutto col Movimento Giovanile Spagnolo: Nuevas Generaciones del Partido Popular.
Christian Carbone
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