UN TEATRINO DEPRIMENTE
Voglio essere chiaro: il teatrino in televisione e sulla stampa fra chi condanna e chi assolve Montanelli per fatti accaduti negli anni 30 è deprimente, sconsolante, inaccettabile. Chi commette abusi e violenze su chicchessia, ancor peggio su minori, è ingiustificabile ed il tentativo di contestualizzare l’accaduto per cercare una motivazione più o meno accettabile è penoso. Sul piano morale non c’è scorciatoia che tenga. Se i fatti sono accaduti come è stato da più parti riportato, Montanelli è indifendibile e il paragone con altri fatti del genere un espediente dialettico per minimizzare e giustificare. Trovo peraltro inopportuna anche la deviazione su valori professionali, di giornalista e scrittore, che restano nella storia, prima come testimonianza che come importanza e riconoscimento. E chiudo dicendo che oltraggi e offese di vario genere alla sua memoria, come la sconcezza dell’imbrattamento della sua statua al parco di Milano, è una azione deprecabile e ignobile. Vorrei precisare che un monumento è una testimonianza storica, prima di essere un luogo di preghiera laica. Quindi nessuna intromissione morale o di comodo, come vorrebbero certi sanculottes revanscisti.
Roberto Nucci
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