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CRONACHE GIALLOVERDI

Siamo alla resa dei conti. O forse no

La domanda che tutti si pongono è: perché Matteo Salvini non stacca la spina? Come fa a stare al governo coi 5Stelle? In Italia il metodo del contratto non funziona, non siamo i tedeschi rigidi e assoluti ma italiani, creativi e spregiudicati. Ecco allora che dopo poco più di un anno possiamo facilmente sostenere che il governo è un “macello”. Non passa giorno senza che vi sia un problema sostanziale tra le posizioni (acerbe e confuse) del movimento 5 stelle e quelle della Lega. Un governo del litigio, della discussione, dei ruoli confusi.

E allora perché non crolla? Sia per i 5 stelle come per la Lega, il governo, è diventato una sofferenza, ma entrambe le forze politiche non possono dire basta, non se lo possono permettere. Devono fare in modo che sia l’altra forza a dire basta. In un precedente pezzo abbiamo spiegato, in parte, perché è improbabile un ritorno a elezioni nel caso cadesse il governo (https://iltalebano.com/2019/06/25/caro-dibba-ti-scrivo/), ma c’è un altro motivo: nel 2022 si vota il nuovo presidente della repubblica, siamo certi che il Presidente Mattarella e coloro che rappresenta, come l’Europa dei tecnocrati, non voglia assolutamente trovare il paese in una situazione per cui a votare il nuovo Presidente ci siano Lega e FdI (i due partiti sovranisti) con un 40-45% degli eletti in parlamento.

E allora? Il governo durerà sino al 2023? Non crediamo, la tensione è alta. Entrambi i partiti stanno, a nostro avviso, cercando di creare il trappolone all’alleato di governo. Il problema è il seguente: I 5 stelle non possono dire basta, non avrebbero margine politico per dare il consenso a un nuovo esecutivo tecnico (probabilmente) sostenuto dai soliti responsabili che andranno dal Pd e Fi (Ricordiamo che il Silvione, ora parlamentare europeo, ha già dichiarato che se ci fosse un Mario Draghi Forza Italia sarebbe pronta a sostenerlo).

Il movimento di Matteo Salvini, sapendo che di elezioni è improbabile parlarne, deve fare cadere il governo restando dalla parte del giusto, cioè coerente e fedele al patto sottoscritto. Facendo così, la Lega, si troverebbe circa 3 anni di opposizione ma in una posizione per cui, senza responsabilità, potrebbe accusare i 5 stelle e crescere sino a ben oltre il 40%.

L’estate sarà dura, faticosa e piena di incidenti politici, nessuno dei due può togliere la spina, ma entrambi lo vorrebbero (forse di Maio un po’ meno, il suo giro di giostra come ministro finirebbe per sempre).

Fabrizio Fratus

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