NON SCOMODATE ANTIGONE

Vero, Carola non è da giudicare per i suoi rasta o per l’agiata condizione economica della sua famiglia. Da qui a considerarla una nuova Antigone, o anche solo un’idealista, però, ce ne passa. Qualcuno, infatti, ritiene che, pur essedo Carola dall’altra parte della barricata, rappresenti comunque l’emblema di una rivolta, una comune cittadina che si è messa in gioco e ha avuto il coraggio di sfidare la legge. Una reazione, quindi, al nichilismo. Come però abbiamo recentemente scritto anche su “il Talebano”, l’azione che la Rackete ha portato avanti è invece frutto di una ideologia figlia proprio del nichilismo moderno. Se Antigone quindi ha messo in atto un’idea basata sul sacro e sull’onore, il comandante della Sea Watch ha servito un’ideologia, che di sacro ha ben poco. Anche perché la vita di un membro della guardia di finanza non può avere minor valore di quella dei migranti. Scordiamoci quindi certi paragoni: Carola non è Antigone e Salvini non è Creonte. Sono semplicemente due figure che si inseriscono in un gioco ben più ampio. Il dovere di chi si occupa di politica è piuttosto di non cadere nella trappola e di non rendersi funzionale al sistema, uscendo dalla prospettiva del dualismo tra immigrazionismo e blocco dei flussi migratori. L’Africa è infatti da tempo terra di conquista delle multinazionali americane, che si sono impossessate delle risorse del continente, e, più recentemente, del silenzioso nuovo imperialismo cinese. I flussi migratori rappresentano la superficie del problema, ma la radice sta in Africa, e non è solo africana… Per intervenire, occorre pertanto concentrarsi su quel continente. Eccola, la vera sfida della politica. Non è più tempo per glorificare ilmdiscutibile coraggio di una singola figura. Anche gli opinionisti devono raddrizzare la rotta. E occorre farlo al più presto…

Lorenzo De Bernardi