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ALLE URNE!

Ecco i candidati Talebani

Domenica si vota e come Talebano abbiamo le idee chiare su chi votare. Ecco i nostri candidati Sovranisti per Circoscrizione:

Nord Ovest: PANZA e TOVAGLIERI – LEGA

Nord Est: BORCHIA – LEGA

Centro: RINALDI -LEGA

Sud: SOFO – LEGA

Isole: DONATO – LEGA

Vogliamo ovviamente soffermarci su una candidatura di eccellenza, ovvero quella di un Talebano DOC, il nostro VINCENZO SOFO.

Come sostiene Francesco Giubilei in “Europa Sovranista”, una delle sfide più importanti del mondo identitario è creare una nuova classe politica che rifondi l’attuale Unione Europea per un Europa dei popoli. A questa sfida da anni si cimenta il think tank “Il Talebano”. Laboratorio culturale anticonformista, non solo rispetto al politicamente corretto, ma anche rispetto agli schemi consuetudinari del leghismo e della destra, in pochi anni è diventato una delle più importanti realtà non conformi italiane. Tra i meriti del Talebano vanno sottolineati tre aspetti: 1) l’elaborazione di nuove sintesi e nello specifico del pensiero comunitarista 2) l’essere stato tra i fondatori nel nuovo corso leghista interagendo con l’emergente fenomeno del “Salvinismo” 3) l’aver espresso un giovane politico di talento Vincenzo Sofo.

Classe 1986, milanese ma di sangue calabrese,Sofo è certamente un politico emergente e sempre più conosciuto e la candidatura per le imminenti elezioni europee è il coronamento del percorso del Talebano e la sua incarnazione. In primo luogo Sofo esprime pienamente l’anima identitarista di un sovranismo all’avanguardia facendo convivere in sé l’anima territoriale leghista, quella destra identitaria e sociale e quella mediterranea. Filoni identitari spesso lontani, ma che nel giovane Vincenzo, trovano una sintesi,un’ armonia e persino una sinergia.

Questo aspetto è dovuto dall’essere espressione di un laboratorio culturale d’avanguardia capace di dialogare con intellettuali del calibro di Massimo Fini, Pietrangelo Buttafuoco, Alain De Benoist, Diego Fusaro, Paolo Becchi e tanti altri. Questo ha portato ad un vero e proprio manifesto politico scritto con Fabrizio Fratus e Lorenzo De Bernardi “Sovranismo un occasione per l’ Europa”. Il lettore troverà l’apporto di riflessione metapolitica e soprattutto di una progettualità che abbia il coraggio di confrontarsi con le sfide del XXI secolo. Non è un caso che Vincenzo Sofo preferisca al termine spesso malinteso di sovranismo, il termine comunitarismo che può esprimere la migliore anima del leghismo e nel contempo farne un avanguardia. Ma va inoltre detto che Sofo ha via via ha dimostrato oltre ad una vena intellettuale d’avanguardia, indubbie capacità politiche che riprendono la migliore tradizionale leghista di stare sul territorio, coniugando metapolitica e concretezza sociale.

La sua crescente popolarità mediatica dimostra che è un uomo politico dotato di ottime capacità comunicative e di una immagine “vincente” . Potremo dire che è un ottimo esempio di una classe dirigente giovane, preparata e identitaria paragonabile a Marion Le Pen ,tra l’altro fidanzata dello stesso Sofo. La sfida di candidarsi nelle file della Lega rappresenta insieme un punto di arrivo e di partenza. Di arrivo perché, se anni fa “l’essere terroni e leghisti” sembrava un’ eresia oggi è una realtà.

Potrebbe essere un punto di partenza per portare a livello internazionale le posizioni di un’ avanguardia sovranista leghista che riparta da una nuova coscienza meridionalista che guardi lontano, all’ Europa dei popoli delle patrie in un ottica degna del miglior spirito rivoluzionario conservatore. In un contesto politico dove spesso la qualità del dibattito è molto superficiale se non fuorviante, è importante investire su giovani preparati con una progettualità che guardi ad un mondo in trasformazione e non ad una miope demagogia e soprattutto ancorati ai valori fondanti della nostra civiltà. Certamente questa sfida è la sfida di Vincenzo Sofo

1 Comment on ALLE URNE!

  1. Sarebbe molto bello poter votare Lega. Peccato che per un musulmano come me sia impossibile, visto che tra le priorità di questo partito c’è la lotta all’islamizzazione. Non la lotta all’islam radicale, no, a tutto l’islam.
    Se sul palco a Milano s’invita Wilders, significa che, evidentemente, non è servito a nulla dialogare con Buttafuoco.
    Cosa significa esattamente “adeguarsi alle nostre regole e allo stile di vita europeo”? Rinunciare alla religione, diventare laici e inoffensivi, convertirsi al cattolicesimo?
    Per il futuro cosa devo aspettarmi? Divieto del velo negli uffici pubblici, o altre cavolate “alla francese”? Così mia moglie non potrà più insegnare a scuola, come fa da anni, senza nessun problema, nemmeno per gli studenti che hanno una cultura familiare “anti-araba”.

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