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IL TUMULTUOSO RAPPORTO DELL’ANARCA CON L’ORDINE COSTITUITO

Accendiamo lampadine jüngeriane

Con Ernst Jünger abbiamo imparato a conoscere l’Anarca. Questa figura si pone al di sopra degli schemi, del sistema e delle leggi imposte. Tuttavia è in grado di autodeterminarsi seguendo regole varate dalla sua morale, mosso da una spiritualità viva. Tali regole coincidono naturalmente con quelle della sua comunità di appartenenza, della quale però egli non ha necessariamente bisogno per tutto il corso della propria vita. L’individualità, nel suo caso, è in grado infatti di perseguire lo stesso obiettivo del gruppo. L’Anarca si differenzia dall’anarchico in quanto quest’ultimo è invece ossessionato dall’opposizione contro il sistema, e si preclude perciò molte possibilità di affrontare la vita in modo costruttivo, poiché perennemente concentrato sulla pars destruens.

Se questa differenza è ormai cosa nota, è giunto il momento di evidenziare quella, dovuta, tra l’Anarca e l’individualista. Quest’ultimo, infatti, non vive in funzione di un bene superiore rispetto alla propria sopravvivenza, bensì proiettato verso profitto e ciò che possa accrescere il suo godimento materiale. Mentre l’Anarca è uno spirito eterno, l’individualista è il frutto della modernità e delle sue logiche materialiste. L’Anarca, per sua natura, si trova in simbiosi con la Comunità autentica, perché rimane parte di essa. L’individualista avrà invece sempre una prospettiva anti-comunitaria. L’Anarca è Corto Maltese, l’individualista è Mazzarò.

L’Anarca è il lupo, uno spirito selvaggio ma con una tensione comunitaria, l’individualista è il gatto domestico, ricco di vizi e comodità, ma senza alcuna elevazione. Si giunge perciò ad un bivio che obbliga a fare delle scelte.

Lorenzo De Bernardi

1 Comment on IL TUMULTUOSO RAPPORTO DELL’ANARCA CON L’ORDINE COSTITUITO

  1. Bellissima riflessione

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