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MERAVIGLIOSA BREXIT

E Farage se la ride di gusto

Per tutti coloro che amano i popoli, la vittoria del Leave al referendum britannico sull’uscita dalla Ue rappresenta una grande gioia e  un’immensa speranza. Per coloro che servono il Nuovo Ordine Mondiale, invece, è forse l’inizio della fine. I popoli ci sono ancora, ed è questa la vera, grande notizia. L’omologazione tecnico-mercantile del mondo dovuta alla globalizzazione e al mondialismo feroce di banche, finanza, multinazionali  e i loro servetti della politica, della cultura, delle istituzioni internazionali e dei mass media, non sono ancora riusciti ad annullare completamente le identità e le appartenenze collettive.

Il voto degli inglesi non è solo contro la Ue (che non è l’Europa come cultura comune) ma è contro il pensiero unico, il mercato unico, lo Stato unico, la lingua unica, la moneta unica (che Londra non aveva) e contro l’annullamento dei popoli attraverso l’immigrazione di massa e il meticciato.

La Ue è marcia non certo perché unisce l’Europa, ma perché l’unisce su basi materialiste, economiciste, burocratiche, omologatrici e laiciste. Se L’Europa si proponesse come autonomo spazio di civiltà e come grande spazio indipendente geopolitico, sarebbe ben altra cosa. Ma la cultura viene annullata dal primato dell’economia e del laicismo, e l’indipendenza politica e militare è annullata dal servilismo, osceno e grottesco, agli interessi degli Stati Uniti d’America, come manifestato .dalla politica antirussa di Angela Merkel ed accoliti, nonchè dal loro sostegno al TTIP, il Trattato Transatlatico voluta da Obama e dalla multinazionali americane. La Merkel, con tutta la sua supponenza, è soltanto una pedina della superpotenza USA. Ed ora infatti la speranza di tutti gli uomini liberi è quella di una possibile presidenza Trump, che a quanto sembra è molto scettico verso la politica estera americana, guerrafondaia e destabilizzante, che perlomeno dal 1999, con Clinton, Bush e Obama ha gettato il mondo nel caos, in quella situazione che Teresa Neumann profetizzò col nome di “tempo di Caino”.

Però bisogna essere chiari. La meravigliosa vittoria della Brexit non va interpetata erroneamente come il ritorno al primato dello Stato nazionale, come pensano alcuni “sovranisti”. Non stiamo tornando all’Ottocento, cosa che non è possibile e nemmeno auspicabile. La nazione una e indivisibile o lo Stato dalla sovranità monolitica non possono essere il nostro futuro. Guardiamo ad Altusio, non a Bodin e nemmeno a Rousseau. L’età del nazionalimo è passato per sempre e non ne sentiamo la mancanza. Lo Stato moderno e la nazione giacobina e mazziniana sono prodotti della modernità sovversiva. I popoli non sono nazioni astratte o Leviatani monolitici. I popoli sono pluralità, comunità territoriali,  corpi intermedi, famiglie. Sono identità etnica e religiosa. Sono il contrario della massa. Sono estrenei ai calcoli dell’homo oeconomicus e dell’ homo consumans. Sono tradizione, radici, identità culturale. L’omologazione globalista non li ha definitivamente uccisi, e il cosmopolitismo sradicatore non ha ancora vinto. La Brexit ce ne offre  salda certezza

Martino Mora

1 Comment on MERAVIGLIOSA BREXIT

  1. Sono contentissimo che la GB sia uscita ma questa non rappresenta il rifiuto dell’ordine mondiale. Gli anglo sono usciti perche’ l’ordine dell’europa non era il loro ordine. Come dimostra il commonwealth gli inglesi sanno stare nelle unione solo se sono loro a comandarle.

    L’europa dovra liberarsi dei vari Draghi che non sono altro che gli ambasciatori del potere finanziario, dovra’ limitare la diffusione dell’imperialismo culturale angloamericano e riappropriarsi delle proprie singole culture in una convivenza realmente multiculturale. Ed in questo la religione e’ uno strumento ottimo per direzinare univocamente le masse. E’ sbagliato cancellare il modello religioso senza averne uno pronto per la sostituzione

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