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EVOLIANI IMPROBABILI

Come improbabili LE alleanze che si profilano all'orizzonte

© Federico Tardito / LaPresse 25/04/2008 Torino Varie V2 Day di Beppe Grillo a Torino 25 Aprile 2008 Nella foto Beppe Grillo © Federico Tardito / LaPresse 25/04/2008 Turin V2 Day Beppe Grillo in Turin In the photo Beppe Grillo

La Destra italiana oggi è morta, cannibalizzata da Gianfranco Fini e dai suoi ex colonnelli, nessuno escluso, rarefatta in mille rivoli: in sostanza non più rappresentata. Riva Destra, movimento nato come primo e storico circolo di Alleanza Nazionale, che, oltre ad incarnarne nome e valori, mantiene nel proprio DNA il retaggio ideologico e politico della Destra che fu, ne prende atto.

Riva Destra è nata nel 1993 dall’esigenza avvertita da un piccolo gruppo di militanti che desideravano contribuire a quella nuova proposta politica che il Movimento Sociale Italiano si apprestava a offrire al panorama politico di allora, ‘sconvolto’ da Tangentopoli. Tale progetto è divenuto nel tempo una straordinaria avventura politica, civile, esistenziale e, per ciò che mi riguarda, anche una splendida occasione di crescita umana che mi ha permesso di svolgere, per circa 15 anni, il ruolo di consigliere comunale, ricoprendo anche la carica di perima di vicecapogruppo di Alleanza Nazionale, poi di vicepresidente del Consiglio Comunale stesso.

Per molti di noi, quello recente è stato un periodo di profonda, responsabile, riflessione, consapevoli del fatto che pur non essendoci più in Italia, a differenza che in Francia, un partito in grado di rappresentarli, esistono, comunque, milioni di elettori di Destra. Questa non è certo la sede ove dar conto dell’approfondita, sofferta, analisi politica che ci ha coinvolti, anche sul piano personale; piuttosto privilegerò una narrazione emozionale, fatta in prima persona, poiché in prima persona mi ha coinvolto, forse, anche per il fatto di esserne stato l’iniziatore.

Tutto ha avuto inizio a gennaio: scorrendo ‘ereticamente.org’, testata on line di area, e leggendo l’articolo ‘Evoliani a 5 Stelle’. Con l’autore dell’articolo ci eravamo ben conosciuti e frequentati nel passato, ma poi i contatti si sono persi. In sostanza, vi si afferma essere il M5S l’ultima possibilità offerta agli Italiani per uscire dal baratro nel quale sono stati scaraventati. Si arriva a ipotizzare nel M5S una valenza di natura quasi “salvifica”. Un nuovo inverarsi nella storia della nostra nazione di un “Potere” metafisico capace, in potenza, di agire per il risollevamento delle sorti morali e materiali non solo dell’Italia, ma dell’Europa tutta. Ci si riferisce, nello specifico, alle idee dell’esoterista, perennealista, Guido De Giorgio. L’analisi, perlomeno discutibile, fatta a riguardo della natura del M5S, i giudizi categorici, le previsioni azzardate e persino lo stile che caratterizza lo scritto, hanno avuto comunque l’effetto di stupirmi, ma non negativamente. A lettura ultimata mi è tornato alla memoria, per contrasto, un articolo di Marcello de Angelis, apparso, ricordo, sul Secolo d’Italia, ove si espone il convincimento, proprio anche di altri, di doversi considerare il M5S una tempesta da lasciar passare, lo tsunami dell’antipolitica che, alla fine, si esaurirà, per lasciare nuovamente posto alla vera politica che c’è sempre stata e sempre ci sarà. Un’analisi del fenomeno M5S, diametralmente opposta a quella riportata in Evoliani a 5 Stelle.

E’ fuori da ogni dubbio che gran parte degli esponenti politici di Destra condividano la tesi di De Angelis. Così come pure è certo che questa tesi non è stata fatta propria dai militanti di base che, di conseguenza, hanno orientato il loro sostegno elettorale verso la Lega di Salvini, mentre altri, ne sono convinto, hanno indirizzato voti anche verso il M5S. È così avvenuto che mentre deputati e senatori destrorsi, post o ancora berlusconiani, continuano a sperare che lo tsunami passi, accade che Grillo, unitamente a Salvini, si espande sempre più; il M5S si conferma primo partito d’Italia e alcuni dei suoi rappresentanti sembrano cresciuti, politicamente e mediaticamente, risultando oggi protagonisti sia nei dibattiti televisivi, sia in piazza; i loro interventi sono a volte discutibili, ma comunque documentati e pertinenti (ultimo quello di Mattia Fantinati al meeting di Comunione e Liberazione e dico questo da Cattolico Romano, praticante ed osservante).

Ritornando al dibattito che ha travagliato Riva Destra, si è verificato, qualche mese addietro, l’episodio che ha alimentato la nostra lunga riflessione. Un piccolo episodio, dicevo, talmente minimale da essere sfuggito all’attenzione della maggioranza degli analisti politici. Mi riferisco all’appoggio esterno, dato da due consiglieri eletti dal M5S, al leghista Christian Bianchi, neoeletto sindaco del comune altoatesino di Laives. Come si vede, un caso marginale, che ha però offerto lo spunto per interrogarsi su cosa potrebbe accadere se, alle prossime comunali di Roma, su un candidato sindaco come Di Battista, dovessero confluire anche tutte le energie e le proposte politiche, inascoltate e innapplicate da Alemanno, patrimonio storico della destra sociale romana, oggi ‘orfana’ di rappresentanza. Quella che si batteva in periferia per il diritto alla casa e al lavoro, in difesa delle categorie più svantaggiate, che non esitava sulla sicurezza e sulla tutela dell’ordine pubblico, quella che ha raccontato di essere alternativa politica, etica ed esistenziale alla sinsitra dei Rutelli e dei Veltroni, ma che invece giunta al potere, si è inchinata ai poteri forti e al buonismo ‘straccione’. Insomma se Di Battista avesse coraggio di confrontarsi con i voti dei militanti delusi di quella destra romana non ancora schierata, accadrebbe che PD, Forza Italia, SEL, Marchini e compagnia bella, andrebbero tutti all’opposizione. Certo, sono consapevole del fatto che quanto ipotizzato è sì un progetto politico azzardato, ma realizzabile e soprattutto non impossibile da prospettare ai militanti 5 Stelle, anche a quelli provenienti dalla Sinistra, che pure perseguono, al pari degli altri, l’obiettivo di mandare la vecchia politica all’opposizione e ricostruire davvero questa nazione, partendo dall’etica dei politici stessi.

Fabio Sabbatani Schiuma*

PS: il sottoscritto, pur nella radicalità di certe posizioni politiche, ad esempio, su immigrazione e diritto alla casa, ha dimostrato con i fatti di saper rinunciare ai rimborsi lavorativi, alle auto di servizio e alle tessere e tesserine varie, molto prima dell’ingresso del 5 stelle di Campidoglio. Sempre il sottoscritto ha denunciato da tempo il consociativismo tra destra e sinistra, dal quale è nato il terreno ideale per mafia capitale: ma questo gli ha portato solo la cacciata da Alleanza Nazionale da parte di Fini e di Alemanno, restando però sempre e orgogliosamente sulla Riva Destra.

 

*Segretario Nazionale del movimento Riva Destra

5 Comments on EVOLIANI IMPROBABILI

  1. Mi sembra un analisi tronca e una proposta indecente…Alleanze improbabili come recita il titolo…Certo è che questo vento dell’antipolitica ne sta facendo di vittime, anche a destra…si confonde Grillo con Salvini non capendo non solo la differenza che c’è nella loro posizione di partenza, ma anche che i cinquestellati esistono proprio per l’opposto,non per distruggere Renzi e co., ma per sparare sugli ultimi residui della destra…Riva Destra avrà anche una bella storia, ma in fatto di scelta delle alleanze non mi sembra molto perspicace, con tutto il rispetto…e non scordiamo che Guenon ha sempre rimproverato le avventate scese in campo di Evola nei tempi che furono, e là sì che ancora qualche speranza, morta poi nel dopoguerra, la si poteva coltivare…Con quello che abbiamo oggi, dobbiamo sperare solo nella restaurazione Salviniana, se sarà senza compromessi, compatta nei suoi ranghi, e con una solida base culturale in cui tutte queste entità d’area compresa Riva Destra potranno collaborare con le loro specificità per un fine comune…

  2. Complimenti: Fabrizio Zani

  3. Caro Stefano del primo commento, io non metto in dubbio che la proposta sia azzardata e non condivisibile. Non mi piace la mancanza di rispetto per l’analisi tronca. Fortuna che ci sono anche altri che la pensano in modo non dissimile.
    http://iltalebano.com/2015/10/13/ti-tolgo-la-pace/

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