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SIA MALEDETTO CHI LO HA FATTO EMIGRARE

Chi è l'assassino? Di certo non il maggiordomo

Voi che con questa foto state addobbando i vostri social, di questa foto non avete capito nulla. Il che è, se possibile, ancora più triste della stessa morte di questo bambino. E’ più triste perchè fa capire che questa morte e tutte le morti come questa non serviranno a nulla se non a creare altri morti. Perchè questa foto è diventata il mezzo non per condannare bensì per incentivare gli assassini.

Già, perchè voi non avete capito proprio nulla su chi sono gli assassini. Puntate il dito su chi non li vuole accogliere, abbaiando al razzismo assassino. Eppure non c’è nulla di più umano che voler evitare che questi poveretti vengano illusi a raggiungere “l’America” laddove “l’America” non c’è. Il vero razzismo è far sì che si imbarchino come disgraziati in navi improvvisate per farli sbarcare in Paesi ormai malconci, condannandoli a una vita di stenti e di povertà. Grazie che poi molti di loro finiscono per delinquere… la fame corrompe anche i più buoni.

Razzista assassino è chi incentiva l’immigrazione spiegandone la necessità per l’Europa dal punto di vista del fabbisogno di manodopera. Insomma, importare negri per far sì che tutti si spacchino maggiormente la schiena rivendicando meno diritti. E allora si capisce come mai, in quei barconi, siano tutti giovani e in forze. Senza scomodare il fatto che la maggior parte di quelli che arrivano in realtà non giungano da zone di guerra, c’è da chiedersi come sia possibile che a scappare siano quelli che potrebbero combattere (i giovani) e a restare siano quelli che non possono farlo (i vecchi).

blogsofo1Razzista assassino è chi incentiva l’immigrazione andando in Paesi che erano stabili, destabilizzandoli a suon di bombe in nome della democrazia e poi abbandonandoli tra le macerie e poi zitti zitti impossessandosi di quelle terre (e di quelle risorse) approfittando del fatto che vengono abbandonate. E allora si capiscono gli investimenti che governi e multinazionali stanno effettuando in quelle zone… tanto chi li ferma: i giovani in forze che non ci sono più?

Razzista assassino è chi incentiva l’immigrazione sollazzandosi nel business dell’accoglienza. Dalla criminalità organizzata delle mafie che organizzano i traghettamenti alla criminalità organizzata delle miriadi di cooperative e associazioni che si intascano gli stanziamenti governativi solo a parole destinati alle tasche degli immigrati e nei fatti destinati a quelle di chi li gestisce. E allora si capisce l’annosa questione dei 35 euro (o quanti sono) al giorno vero o non vero? Sì per chi li accoglie, no per chi viene accolto. Se aiutare chi è in difficoltà è umano, sfruttare il loro bisogno per lucrare è bestiale.

Razzista assassino è chi si atteggia da buonista “col culo degli altri”, costringendo gli altri a farsi accoglienti affinchè non debba essere accogliente lui. Vallo a trovare, tra tutti quelli che postano lacrime su Facebook, chi si è portato un immigrato in casa propria. E non c’era dubbio che non lo avreste fatto: è arcinota la fatica che si fa ad ospitare in casa persino un amico o un parente perchè ci scombussola le abitudini domestiche, figuriamoci uno sconosciuto. Se n’è fatto pure un detto: “l’ospite è come il pesce, dopo tre giorni puzza”.

Razzista assassino è poi chi, vedi i monopolisti dell’Unione Europea, obbliga l’Italia ad armarsi di spirito umanitario nel nome della libertà di circolazione degli esseri umani, ma poi obbliga l’Italia a sospendere questo meraviglioso princìpio codificato sotto il nome di Schengen: vedasi la Francia che schiera l’esercito al confine di Ventimiglia e vedi la Germania che chiude i confini del Brennero.

Razzista e assassino è non capire che la colpa di questo esodo è nostra. Della nostra arroganza colonialista e della nostra presunzione di voler imporre a tutto il resto del mondo ciò che conviene a noi. Democrazia (fantomatica) inclusa. E dunque se vogliamo ripulirci la coscienza dei mali che abbiamo compiuto, la soluzione non portarceli qui per trattarli da poveri sfigati come fossimo a uno zoo, ma aiutarli affinchè possano godere del diritto più bello che ci possa essere: non essere costretti alla fuga, ma essere liberi di poter vivere nella propria terra, con la propria famiglia, immersi nelle proprie radici e nella propria cultura.

In fondo, tra stare da disgraziati in terra straniera e stare bene in terra natìa, voi che cosa scegliereste?

Vincenzo Sofo | tratto da www.vincenzosofo.com

1 Comment on SIA MALEDETTO CHI LO HA FATTO EMIGRARE

  1. Da sottoscrivere…il paradosso è che le melliflue parole di accoglienza forzata vengano dagli stessi stati che hanno causato la destabilizzazione di quelle aree e che ora fanno finta di accogliere… Obama dice che di tutto ciò ne avremo per almeno vent’anni, è una minaccia? Ed ora tutti ad attaccare Orban e gli stati dissidenti calunniandoli per le loro scelte sovraniste…si divide il mondo in buoni e cattivi rovesciando il significato dei fatti, dando in pasto all’opinione pubblica chi non si allinea a un punto di vista unilaterale e cerca di presentare le cose per quello che sono…si può solo sperare nella forza di quei popoli non ancora spezzati da questo modello,e nelle scelte di chi ha responabilità di rappresentarli…kali yuga a go go…

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