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MIGRANTE CHE VAI, GOVERNO CHE TROVI

E se ti va bene, è quello italiano

epa04826713 Illegal migrants walk toward the city centre next to the fence around the refugee camp in Debrecen, 221 kms from Budapest, 01 July 2015. Hungary will rapidly build a protective fence along parts of its border with Serbia to keep illegal migrants out, Foreign Minister Peter Szijjarto said. EPA/ZSOLT CZEGLEDI HUNGARY OUT

La disperazione o la semplice voglia di un futuro migliore fanno sì che i migranti superino le sparute iniziative, ahimè solitarie, che alcuni Paesi europei adottano per fermare l’ondata dei flussi. Il dibattuto muro spinato ungherese ai confini con la Serbia non ha fermato i 3.000 clandestini che nel giro di 24 ore hanno aggirato l’ostacolo.

La questione è grave ma non seria, direbbe qualcuno. Visto che Sandro Gozi, sottosegretario del Governo Renzi con delega agli affari europei, su Il Messaggero afferma candidamente che “l’Europa ha bisogno di 40 milioni di immigrati per portare avanti il welfare state ed il ricambio generazionale”.

Nel frattempo il direttore di Frontex ci informa preoccupato che non si risolverà nel breve–  e neanche nel medio-lungo periodo – il profluvio d’anime dal Medio Oriente (viste le tensioni politiche) e dall’Africa (vista la mancanza di prospettive di crescita).

Così soltanto tra gennaio e luglio 2015 nella UE sono stati registrati 340mila casi d’ingressi irregolari. Un dato davvero preoccupante, in costante crescita rispetto agli anni passati e, soprattutto, che non vede coordinamento né tra i vari paesi né tra chi vorrebbe prendersi carico di definire un nuovo orizzonte nei confini, non più nazionali ma comunitari.

Così c’è chi ha un premier che tiene a cuore la politica interna, adotta misure aggressive ed intelligenti contro il favoreggiamento dell’immigrazione clandestina: Cameron in Inghilterra. Oppure costruisce barriere:Orban in Ungheria. E perlomeno tenta di lanciare un segnale, di spronare e scuotere istituzioni dormienti. Perché l’efficacia di questi provvedimenti, in un’area di libera circolazione come Schengen, ha poco successo. Tradotto: quando trovo l’impedimento, mi sposto un po’ più in là.

E c’è chi ha la “fortuna di imbattersi nel governo italiano, che, notizia delle ultime ore, sovvenzionava a propria insaputa il racket della prostituzione nell’ex caserma Pradina a Padova (adibita a centro accoglienza profughi, con 320 ospiti), con i buoni pasto solertemente utilizzati per acquistare prestazioni sessuali, allora sì che si può avere contezza di quanto sia uniforme e rigida la visione che di questo continente si ha.

I re che ha sul collo son quei che mertò [G. Berchet]

Andrea Lorusso

1 Comment on MIGRANTE CHE VAI, GOVERNO CHE TROVI

  1. Non ne posso più di leggere su tutti i quotidiani la solita folle propaganda secondo la quale l’Europa avrebbe bisogno di decine di milioni di immigrati dall’Africa e dall’Asia per far fronte al calo demografico. L’Europa è già un continente sovrappopolato che non ha bisogno di essere invaso da nessuno, anzi, il tanto temuto calo demografico altro non è che la risposta naturale alla progressiva diminuzione delle risorse. La propaganda nefasta che leggiamo in questi giorni sui maggiori quotidiani nasce da una visione ideologica e materialista (industrialista) del mondo e della natura che accomuna il comunismo al neoliberismo. Secondo queste ideologie, infatti, il mondo è visto come una grande fabbrica da sfruttare all’infinito per produrre (e consumare) sempre di più. Una delle condizioni per realizzare questo folle obiettivo, ovviamente, è quella di essere sempre più numerosi. Alle argomentazioni dei pazzi, bocconiani o marxisti che siano, bisogna contrapporre una visione del mondo e della natura che sia allo stesso tempo scientifica, quindi non ideologica, e spirituale, quindi non materialista.
    Distinti saluti.

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