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I FIGLI SI CRESCONO, NON SI ACCUDISCONO

E poi, se sono pieni di fango, i pederasti non si avvicinano

La scuola troppe volte richiama alla mente un’idea di educazione rigida, prestabilita e proveniente da qualcosa che sta più in alto degli allievi, ma non è così: l’educazione non mira ad insegnare le tabelline a memoria, a dividere i versi in sillabe. Il vero compito di un educatore o di un’educatrice è quello di aiutare l’educando a porsi nelle condizioni ottimali perché esso riesca a cogliere da solo le opportunità che la vita gli offre, non è imboccare o trasmettere, ma sostenere ed accompagnare.

È un compito arduo, richiede preparazione e dedizione: tratto essenziale dell’educazione, e compito dell’educatore, è mettere in relazione l’ordine ed il disordine, permettere il caos, che nell’odierna società viene costantemente condannato. Molto semplicemente quante volte sentiamo frasi come “non ti sedere per terra che ti sporchi” , “non si gioca con la terra” o “non correre che sudi”. Veri e propri divieti che non permettono al bambino un contatto con la natura ed inevitabilmente da questa lo allontanano. È questo che vogliamo? Bambini ordinati e puliti che però passano più della metà del loro tempo libero attaccati a televisioni o tablet senza prendere coscienza di ciò che li circonda?

L’educazione al bello, al bello che sorprende, stupisce e lascia a bocca aperta. Ad una bellezza erotica, intesa come bellezza guidata dall’eros che permette la vita, la gioia, l’eccitazione del contemplare un dipinto o sorprendersi di un tramonto, perché l’eros non è solo sesso e promiscuità, ma è il piacere, il godere di un attimo di libertà, un attimo pieno consapevolezza del proprio Io e di ciò che lo appaga. L’erotico nell’educazione sembra dover essere un tabù, ma nascondendolo in un angolino lo si relega solo al suo significato più banale e vuoto. Lasciamoci allora guidare da Dioniso, dalla forza della vita, dalla sua ebbrezza e dalla sua propulsione sensuale, dagli istinti che ci spingono verso il bello, il piacevole che travolge tutti i sensi, lasciamoci cullare dalla terra, dal calore delle sue mani e della sua bocca, lasciamoci travolgere dalle passioni, dai dolori, dalle assurdità che la vita ci propone.

Quindi lasciamo che i bambini si sporchino di terra le mani, d’erba i pantaloni. Permettiamo loro un autentico contatto con la natura, il mondo, permettiamo anche a loro di partecipare alle danze guidate dalla musica di Dioniso. Un bambino che sa trarre piacere dalle cose naturali sarà un adulto più consapevole, in grado di condividere ciò che ritiene bello, sensuale ed erotico; il solo spirito apollineo, come Nietzsche insegna, può solo condannare l’uomo all’ordine dell’infelicità, allontanandosi sempre più dalla bellezza e dalla forza vitale di cui necessita per vivere una vita completa e degna. 

Marina India Pizzochero

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