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ELOGIO DEL PROGRESSISTA CECCHETTI (dal Gay Pride al futuro della Lega)

Perchè, in fondo, ci hanno detto di amare il nostro prossimo come amiamo noi stessi.

Nei giorni in cui Regione Lombardia dovrà decidere circa la concessione del patrocinio al Gay Pride, abbiamo deciso di dedicare uno dei nostri articoli a un “nemico”. Stiamo parlando del vicepresidente del consiglio regionale della Lombardia, Fabrizio Cecchetti, noto alle cronache politiche per le sue posizioni progressiste sul tema della famiglia e affini, colui che lo scorso anno si batté per la concessione del patrocinio di cui sopra, accendendo una polemica interna ed esterna al movimento leghista.

In questo pezzo non torniamo sul tema, avendone già parlato diffusamente. In questo pezzo al nostro “nemico” non vogliamo neppure spiegare perché a nostro avviso sta portando avanti una posizione che va a danno del senso di comunità e identità tanto caro al Carroccio. In questo pezzo vogliamo semplicemente elogiarlo. Elogiarlo per un fatto assolutamente banale e scontato, che però al giorno d’oggi banale e scontato non è: Cecchetti sta facendo politica. Sia benedetto Cecchetti. Cecchetti sta portando avanti quel che pensa. Sia benedetto Cecchetti. Cecchetti per portare avanti quel che pensa rompe le scatole, crea polemiche, crea dibattiti e talvolta se ne frega della disciplina di partito. Sia benedetto Cecchetti.

L’ala libertaria della Lega Nord (il consigliere regionale Fabrizio Cecchetti – a sx – e il “D’Annunzio” del Carroccio GianMarco Senna – a dx – con il trans Efe Bal)

Nell’era in cui l’individuo abdica al dovere di impegnarsi per il bene della collettività preferendo la comodità dell’happy hour, trovare un antagonista è una benedizione, non una sciagura. Nell’era in cui l’attività politica è vista solo come azione burocratica e competizione per l’occupazione di poltrone, trovare un antagonista che voglia farti la pelle per motivi di idee è una benedizione, non una sciagura. Chiunque scelga di servire innanzitutto la propria idea e non si riduca a bieco yes man, merita stima. Il nemico è lo sfruttamento della nobile Politica per tutela di interessi egoistici; il nemico è l’utilizzo delle idee come mezzo per avere benefici personali; i Cecchetti che ogni giorno chiunque di noi si trova davanti non sono nemici ma opportunità di confronto con chi vuol portare il proprio contributo alla causa della comunità.

Se è dalle sintesi che nasce il percorso vincente, è dalla selezione delle élites che nasce l’humus in grado di costruire un progetto. La sfida di Matteo Salvini sarà dunque di cercare come un segugio i vari Cecchetti presenti dentro e fuori il suo movimento, e partire da questi per dare il via al carnevale identitario. Carnevale che non può coincidere con il Gay Pride, ma questo – ripeto – è un altro discorso.

Cecchetti odia Il Talebano così come Il Talebano ‘odia’ Cecchetti.

Proprio per questo, sia benedetto Cecchetti.

Vincenzo Sofo

7 Comments on ELOGIO DEL PROGRESSISTA CECCHETTI (dal Gay Pride al futuro della Lega)

  1. giuseppe corsi // 5 Maggio 2015 a 11:53 // Rispondi

    per il discorso di Sofo occorre avere tanta onestà intellettuale tra le due parti da sintetizzare. temo che come merce oggi non ci sia più, quindi non sarei troppop ottimista

  2. Martino Mora // 7 Maggio 2015 a 20:08 // Rispondi

    Diciamo che si tratta di una “quinta colonna” omofila e politicamente corretta all’interno della Lega. Nessuno ne mette in discussione la buona fede, ma il pericoloso ruolo di “quinta colonna” non esclude la buona fede. Forse ha sbagliato partito.

  3. L’identità non si vende ne si discute. É un blocco unico, prendere o lasciare. Vedere certe cose fa pensare male, molto male. I partiti scomodi al sistema o vengono attaccati dall’esterno, di solito giudizialmente, o vengono disgregati da agenti infiltrati, come ad esempio nel caso del MSI di Fini.

  4. Lo sapete questo pericoloso sovversivo è anche favorevole alla secessione della Lombardia dall’italia? Attenti che se ve lo trovate presidente della regione, poi (come dite voi) dirà sempre e comunque quello pensa perché è COERENTE (a differenza dei vari Bonanno, Calderoli ecc) e vista l’opinione (triste) che ha l’italiano medio sulla questione indipendentista, poi non sarete più così dolci, e chissà se lo elogerete ancora per la sua coerenza! 😀

    Grande Cek!!!

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  1. Sul Gay Pride Cecchetti ha preso un granchio. Ma ha fatto il bene della Lega | IL TALEBANO
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