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LA BARBARA D’URSO DELLA CARTA STAMPATA

Tesi senza argomentazioni, dito puntato contro il cattivo più "comodo" e una pletora di sublunari a eleggera arbiter elegantiae: ecco Oriana Fallaci

Un della capacità degli italiani è certamente quella di esaltare, mitizzare, lodare, incensare, magnificare fatti e persone. Da oltre un decennio la nuova icona da decantare in relazione allo “scontro di civiltà” è certamente Oriana Fallaci, la nota giornalista autrice dei famosissimi libri La rabbia e l’orgoglio e La forza della ragione. Il primo libro riprende una famosa intervista rilasciata al Corriere della Sera appena dopo il dramma dell’11 settembre. La Fallaci si “scatena” contro le dittature, il terrorismo, il fanatismo religioso dell’Islam e anche contro i politici “buonisti” pronti sempre ad essere comprensivi e tolleranti contribuendo al propagandarsi della cultura islamica in tutto l’Occidente. Il secondo testo riprende la La rabbia e l’orgoglio e rincara la dose in relazione alle critiche ricevute, denunciando la deriva culturale in cui versa la nostra società – basata sulla “liberaldemocrazia” – e, soprattutto, sul pericolo che incombe dagli immigrati musulmani (con un tasso di natalità superiore al nostro) rischiando di trasformare l’Europa in “Eurabia”.

Per capire il successo della nota giornalista si deve fare riferimento anche alla storia personale che, da donna di sinistra, femminista e antiamericana negli anni ’70, si è spostata su posizioni completamente opposte. La forza della Fallaci, esaltata da molti appena uscita la prima intervista, fu quella di avere denunciato il pericolo islamico, di avere sviluppato un ampio discorso contro il fondamentalismo dell’Islam. Ma quanto è utile l’esaltazione della figura della Fallaci? Entrambi i libri, come l’intervista, non sono realmente una vera e propria denuncia, quanto, piutttosto, una rappresentazione delle paura di quanto accade; il testo è un continuo lanciare accuse ai governanti europei come a quelli del mondo islamico senza però avere reali argomentazioni sostenibili: un testo emotivo realizzato sull’onda dell’emotività degli anni seguenti all’attentato alle torri gemelle. Le tesi della Fallaci hanno ottenuto un grande successo perchè hanno fornito al pubblico tutto quello che questo voleva sentirsi raccontare, più che un’esposizione intellettuale fu un’operazione politica cercando facile consenso e raccontando una sola verità: quella occidentale impregnata come sempre di etnocentrismo. Ha contribuito ad inasprire la paura nell’Islam e nel diverso, ha scatenato il senso più basso e deprecabile delle persone, quello reazionario e di odio nel confronto di un nemico “creato” ad hoc! Motivo per cui venne definita da Massimo Fini come una Bin Laden al contrario, esponente di un fondamentalismo occidentale, avendo esaltato lo stato di fazione contro quello della ragione.

È molto interessante la comparazione tra Oriana Fallacie e Bin Laden, entrambi sono autentici incendiari di azioni terroristiche, con l’uso delle parole (sia la Fallaci che Bin Laden predicavano odio) hanno contribuito a dinamiche di violenza e guerra

Sostenere che l’occidente debba fare di più è allucinante, siamo noi ad essere presenti sul loro territorio cercando di imporre modelli a loro sconosciuti, noi usiamo il nostro fondamentalismo laico, ideologico e economico sulla loro pelle, vogliamo imporre le nostre regole, i nostri costumi e le nostre cattive abitudini. Il mussulmano, certamente, ha maggiori motivi di “orgoglio e Rabbia” dell’occidentale, infatti la loro azione contro le torri gemelle non è stata certamente per convertire gli occidentali al musulmanesimo, mentre è l’occidente che ha invaso Afghanistan, Irak e che agisce in Libia, Tunisia, Egitto, Siria, Somalia etc.

Siamo talmente offuscati dalle nostre ragioni che proponiamo soluzioni assolutamente stupide da non rendercene conto, chiediamo reciprocità dimenticandoci che il nostro stato, sistema o modello si basa sulla democrazia liberale, lo stato di diritto e il riconoscimento della volontà individuale mentre il modello a cui fanno riferimento i Musulmani è basato sulla loro religione, sulla loro morale e tendente alla teocrazia… La nostra logica sulla reciprocità si basa sul nostro modello di stato, quindi come sempre siamo illogici e irrazionali nelle valutazioni e nelle richieste.

Gli Islamici in Occidente devono rispettare le nostre leggi, per il resto sono liberi di essere quello che sono, di avere la loro mentalità, i propri costumi e le proprie usanze. Nessuno chiede a un ebreo di non seguire la sua religione e le sue usanze: perchè lo si fa con gli islamici? Qual è la differenza?

Come uscire dal problema?

Cambiare il nostro modo di pensare che è omologante, etnocentrico e massificante. Lasciare agli altri popoli la scelta di autodeterminarsi, di scegliere il loro futuro e il loro modello in rispetto con i popoli che sono loro confinanti. I flussi migratori da Sud a Nord – tipo le allodole, NdR – sono e fanno parte della storia, vanno governati e si devono produrre politiche per cui i popoli migratori abbiano la possibilità di restare nelle loro terre. Nessuno è felice di abbandonare la propria famiglia, la sua cultura, la tradizione d’appartenenza per un mondo lontano che sa che non lo vuole, ma a volte deve farlo, deve tentare. E spesso questo “deve” è anche colpa nostra che siamo andati nella loro terra a reperire le loro risorse … è lunghissima la striscia di sangue lasciata a causa del nostro intervento in Africa o nel Medio Oriente.

Non possiamo pretendere dagli altri popoli ciò che vogliamo noi, è come se a casa nostra venissero senza invito altre famiglie e volessero imporre le regole di casa loro, come ci comporteremmo?

Fabrizio Fratus

3 Comments on LA BARBARA D’URSO DELLA CARTA STAMPATA

  1. sono troppe le cose che trovo intollerabili in questo pezzo…Mi lascia sbigottita il paragone tra la Fallaci e la Durso. Questo può avvenire solo perchè la Fallaci non può più difendere le sue posizioni, il suo modo di reagire di pancia a le varie situazioni storiche che ha vissuto, credo che “questo” non sarebbe mai stato scritto altrimenti. E’ vero, noi per primi siamo andati a far casino a casa loro, ma non riesco a giustificare comunque, la difesa sperticata ne delle loro reazioni , ne delle loro culture, lasciatemi dire, veramente barbare. Non considerando poi, che questi, sono venuti a casa nostra, ignorando se non irridendo alla nostra cultura, imponendoci la “visione” di spose bambine di 8/9 anni, mogli e figlie trucidate perchè uscivano senza velo o perchè non accompagnate da un uomo….Pur essendo anziana, non sono mai stata femminista ma non riesco a concepire come si possa seguire una religione che sostiene che la donna vale la metà di un’uomo. Se questi, odiano tutto ciò che non appartiene alla loro religione, se la rifacciano con chi va a rompergli le balle quando vanno a casa loro o ancora meglio, individuati coloro che impartiscono certi ordini,(non mi sembra così difficile) facciano fuori direttamente i mandanti…… Milioni di persone, vivono l’incubo che l’islam crea, a causa di 4figli di buonadonna. Che scozzino le carte con loro… E x favore, lasciamo perdere la Fallaci e le giustificazioni a bischero sciolto….

    • Il “de mortuis nil nisi bonum” non è appannaggio di questo sito. E ce la prendiamo anche con chi respira, non ti preoccupare. Il fatto che un islamico in terra occidentale debba rispettare le nostre tradizioni non significa che il nostro modello di vita debba essere imposto nei paesi arabi a suon di carri armati, o che le femministe rivendichino il diritto di girare a Islamabad in minigonna e a spalle scoperte.
      L’Islam è una religione densa di arte, poesia e filosofia: merita il rispetto che la Fallaci gli ha negato (e di cui noi, ora, priviamo lei).

  2. voi usate la retorica per i paesi islamici, dove risulta ben evidente l’esistenza di un “altro” prima e dopo, oltre l’arte, la filosofia e la poesia. Io, la retorica preferisco usarla per casa-mia

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