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Partigiano, il talebano ti ha fregato (questione palestinese – Parte 2)

La ricetta di Stanislaw Jerzy Lec: riflettere prima di pensare

Il Talebano ha l’irrimediabile vizio della provocazione. Il parlar breve, dice Oscar Wilde, è un’efficace lama affilata per lacerare incertezze dogmi e ipocrisie. Vizio che ieri abbiamo voluto scatenare sul tema del conflitto israelo-palestinese… perchè, proprio come il dandy di Dublino, tutte le volte che gli altri sono d’accordo con noi abbiamo sempre la sensazione di avere torto.

La pietra dello scandalo è il pezzo pubblicato ieri “Augurare la morte agli israeliani è roba da partigiani“; titolo un po’ forte, a tratti ambiguo. Soprattutto se ci metti pure la foto di un’israeliana mica male… roba da sfidare la legge secondo cui la maggior parte dei surfisti del web ha serie difficoltà a superare lo step titolo+immagine per arrivare fino a leggere i testi. Alcuni pretendono addirittura che tutti non solo leggano, ma facciano quello sforzo (simile a quello del tipico atto da WC) necessario a comprendere la lettura… utopia: meglio passare direttamente ai commenti.

Il titolo della pietra dello scandalo non era solo provocatorio: era un riferimento all’ultima citazione di Cristiano Tinazzi, un giornalista da anni attivo sul campo mediorientale… un altro vizio che talvolta abbiamo, è quello di chiedere a chi ne sa più di noi. Di certo in molti avranno scambiato Il Talebano, o per lo meno gli autori dei due articoli segnalati, per filosionista. Insomma, di certo in molti hanno abboccato. Il richiamo è a guardare con attenzione ai fatti corrispondenti, a quanto sta accadento e continua ciclicamente ad accadere nella realtà, per non fermarsi all’ideologia e riflettere su una soluzione concreta. Perchè, mentre i partigiani di tutto il mondo si masturbano con Risiko e sfide all’ultimo campanilismo, in Medio Oriente la gente muore ammazzata, palestinese o israeliana che sia.

Oltre alla letteratura, per chi fa politica, c’è proprio la politica. Quel campo in cui molti di coloro che si autoproclamano esperti mondiali non sono riusciti a portare risultati, neppure dopo anni di fatiche e risiko e sfide campanilistiche. E dal punto di vista politico, c’è una questione che – piaccia o meno – resta sempre lì:  i poveri Palestinesi sono utilizzati come strumento di ricatto sia per gli Israeliani sia per gli arabi, motivo per cui una soluzione è veramente difficile se non con una guerra totale che ristabilisca tutto l’equilibrio in Medio Oriente.

Tutto il resto è autoerotismo. Quella pratica che – se attuata in modo esclusivo – conduce all’estinzione.

Vincenzo Sofo

Io direi che il culatello è di destra, la mortadella è di sinistra;
se la cioccolata svizzera é di destra, la nutella é ancora di sinistra.

(“Destra-Sinistra”, Giorgio Gaber)

1 Comment on Partigiano, il talebano ti ha fregato (questione palestinese – Parte 2)

  1. ora, tutto “mi suona meglio”. Non capisco la mia paura di essere definita “antisemita”. Non mi piace la sensazione che provo a quest’idea…. e almeno a me, risulta estremamente condizionante. Inciso, anche io ho sempre visto questa guerra come Davide contro Golia e questo già spiega tutto….almeno dal mio punto di vista

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