Ultime notizie

DOMENICA SI VOTA PER LA LIBERTA’. E C’E’ SOLO UN MODO PER RIAVERLA

Ecco perchè, chi crede in un'Europa dei Popoli, può solo votare Lega Nord

Nonostante tutta la disinformazione e l’oscurantismo messi in campo, ormai solo uno stolto può non averlo capito: l’Unione Europea è il male assoluto. Dirlo non è populismo, demagogia, catastrofismo o euroscetticismo. Dirlo è prendere coscienza dei fatti, vicenda Grecia su tutti. In questi anni ci hanno abbindolati propinandoci una falsa speranza di amore cosmico e cosmopolita che ci avrebbe arricchiti tutti, spiritualmente e materialmente. Ma guardandoci indietro, questo scellerato progetto ha lasciato per strada un numero impressionante di morti suicidatisi per colpa della crisi, paesi ridotti alla fame, governi spodestati di ogni possibilità di tutela del proprio popolo, aumento vertiginoso della disoccupazione e ancor più vertiginoso del divario in termini di benessere tra ricchi e poveri.

L’Unione Europea è stata fatta dalle banche, questo è un dato assodato, con la benedizione degli Stati Uniti che necessitavano di una stampella che mantenesse in piedi la loro economia scriteriata, fatta di una moneta – il dollaro – che il resto del mondo si è accorto essere carta straccia; e di una stampella politica che obbedisse alla bramosia imperialista che sta portando devastazioni e massacri in tutto il mondo. L’Europa vive il dramma dell’immigrazione: un dramma creato dall’imperialismo predatorio occidentale e favorito dallo stesso sistema che l’ha causato… perchè favorire l’immigrazione significa destabilizzare le società (già in difficoltà), disgregandole e indebolendole. Allo stesso modo, sul piano geopolitico, gli usa e la finanza premono per allargare a più non posso i confini dell’Unione Europea, poichè aggregando Stati molto diversi tra loro si aumenta la disomogeneità del continente, indebolendo la sua capacità di indipendenza e di incidenza nello scacchiere internazionale. Divide et Impera, è il principio che muove i creatori dell’UE.

Tutto questo deve finire. E qualunque persona di buon senso deve contribuire all’avvio della fine, presupposto indispensabile per la ricostruzione di una VERA EUROPA, fatta di popoli alleati solidali, impegnati in un costante confronto tra culture tradizioni identità e conoscenze. un’Europa che guardi all’uomo e alla sua dignità prima che al capitale. Che guardi alla famiglia e alle comunità prima che ai centri finanziari. Un’Europa autodeterminata, con dei valori morali, una storia, un’identità; che non deve essere chiusa all’esterno, ma che deve avere dentro di sè la forza di non venire annullata, dall’esterno. Una civiltà forte e sana. Un’Europa che rispetti le patrie che la compongono e che ne garantisca la svoranità rispetto al proprio futuro.

Chiunque abbia questo sogno, ovviamente, non può votare chi questo sogno fino ad ora lo ha voluto impedire. Pd, Forza Italia, Ncd, ecc… tutti ostacoli da rimuovere. E, ahinoi, non può votare neppure una forza come il Movimento 5 Stelle perchè – nonostante abbia tutto il potenziale per contribuire alla rivoluzione e nonostante le buone intenzioni di Grillo- nei fatti è finito per essere il tappo alla rivoluzione stessa, risultando un cumulo di abbai senza nessun morso (e, fidatevi, un movimento che pur avendo il 25% non riesca a mordere non si è mai visto… evidentemente sotto sotto lo scopo è incanalare e neutralizzare una rabbia che altrimenti, lo ha ammesso lo stesso Grillo, sarebbe indomabile). E il non voto sarebbe a questo giro un’occasione persa.

Perchè quel che, chiunque abbia il sogno di cui sopra, non può ignorare è la novità assoluta apparsa sulla scena politica europea. Che ha come protagonista nostrano il movimento che nessuno si aspettava (tranne noi): la Lega Nord. Con la nuova leadership di Matteo Salvini, ha avviato un processo di rinnovamento incredibile, adattando lo spirito originario alle istanze odierne. Salvini ha avuto il coraggio di farsi promotore di un progetto che ha rotto tutti gli schemi possibili e immaginabili: ha capito che bisogna evitare di fare il gioco del sistema (il divide et impera, ricordate?) e ha chiamato a raccolta tutte le forze identitarie e sovraniste, aprendo le porte alle componenti sane del meridione d’Italia, aprendo le porte agli altri movimenti europei; aprendo le porte persino alla Russia, conscio del fatto che l’indipendenza dell’Europa passa per forza di cose dallo smantellamento del monopolio geopolitico americano. Un qualcosa di mai visto nel nostro Paese ed un qualcosa di mai visto in Europa. E soprattutto, un qualcosa che non è stato boutade elettorale (come invece hanno fatto altri) bensì un percorso politico e culturale avviato già da due anni, come dimostrano i convegni organizzati dal Talebano nei quali Salvini ha avuto modo di instaurare confronti e collaborazioni con personaggi del calibro di Massimo Fini, Pietrangelo Buttafuoco, Alain De Benoist. Scusate se è poco.

Bene. Chiunque ami definirsi fuori dagli schemi, controcorrente e non omologato, non può non cogliere questa occasione. Deve aver la capacità di abbandonare vecchi e arrugginiti retaggi per lanciarsi con coraggio nell’unico serio e concreto tentativo di spezzare le catene del sistema schifoso in cui viviamo oggi. Sia per noi che lo viviamo, sia per far sì che le generazioni future possano vivere in un mondo migliore. E se questa speranza passa dai cosiddetti “brutti e cattivi”, beh… vestitevi da pecora nera e votate la santa alleanza dei brutti e cattivi.

Vincenzo Sofo

3 Comments on DOMENICA SI VOTA PER LA LIBERTA’. E C’E’ SOLO UN MODO PER RIAVERLA

  1. No sapevo che la Lega fosse Comunista!! Bella notizia!!

    • Comunista no, caro Horacio. Ma comunitarista, di sicuro. Basta con questo scontro destra/sinistra… prendiamo il meglio di ogni parte e costruiamo una nuova sintesi.

  2. Apprezzabile l’articolo, molto meno il commento di risposta a Horacio. Se è giusto superare la vecchia (ma neanche tanto visto che è stata uno dei cardini della modernità) contrapposizione destra/sinistra non lo si può certo fare prendendo il meglio dell’una e dell’altra: chi decide quale sarà questo meglio?
    La situazione attuale è stata creata proprio dal tentativo di comporre due sistemi contrapposti (quello liberale e quello socialista) e di trovare una sintesi fra questi, tentativo che anzichè condurre ad una impossibile sintesi (che precede e non segue l’analisi, a dispetto di quel che pensava Cartesio) porta invece ad un conflitto permanente poichè entrambe le ideologie, essendo concepite come sistemi chiusi, non si possono compenetrare senza creare cortocircuiti. Il sincretismo tra l’altro, essendo tipico di una visione meccanicistica del mondo, contraddice in radice tutte le idee tradizionali alle quali voi dite di ispirarvi.
    Superarle significa quindi innanzitutto superare l’idea dalla quale entrambe derivano, ovvero quella secondo la quale la felicità dell’uomo si realizza nel possesso e nello sfruttamento di beni materiali.
    Se è condivisibile e sostanzialmente non ha alternative la posizione di Salvini in Europa, data la situazione attuale, l’errore della Lega sta però nel parlare di comunità come se già ne esistesse qualcuna, mentre ciò che esiste è solo qualche frammento espresso da una serie di consuetudini in cui qualcuno potrebbe identificarsi ma che da un lato appaiono come superstizioni poichè ormai più nessuno riesce a trovare una giustificazione plausibile e convincente del perchè è meglio comportarsi in un modo anzichè in un altro e l’unico riferimento è l’abitudine, e dall’altro e forse proprio per questa ragione sono sempre meno condivise e meno tramandate, per cui la loro estinzione appare imminente.
    Se contestualmente alle sacrosante (per quanto io ritenga inutili) battaglie in Europa non si fa qualcosa qui da noi per riscoprire i principi dai quali nasce lo spirito comunitario e partendo da quelli fecondare le persone che a poco a poco si potranno trasformare in popolo la battaglia sarà inevitabilmente persa, poiché se anche si dovesse vincere politicamente in Europa qui da noi non vi sarà più nulla da salvare.
    Serve riscoprire una corretta visione del mondo in cui ogni comunità umana si possa riconoscere e che possa interpretare e sviluppare secondo le proprie caratteristiche, e per fare questo è fondamentale partire dalla cultura (intesa come sapienza, come visione, e non come istruzione o erudizione) che necessariamente precede la politica.
    L’altro grosso errore moderno è infatti proprio quello di pensare che si possano risolvere i problemi con la politica, mentre questa ha un senso solo se serve per amministrare in maniera equilibrata una comunità di persone che già condividono una serie di valori e di principi.
    L’idea moderna dello stato che doveva occuparsi di tutto è stata letale, poichè ha nel tempo tolto ai cittadini ogni forma di sapienza, ogni forma di identità, ogni forma di riconoscimento sociale nel proprio ambito, alimentando un conflitto di tutti contro tutti per emergere dall’anonimato.
    La prima cosa che Salvini dovrebbe politicamente proporre in Italia, ma temo che non lo farà perchè anche lui è sostanzialmente un moderno (come del resto Massimo Fini che pur apprezzo ma non è in grado di compiere il salto necessario per mettere seriamente in discussione i principi nati dalla Rivoluzione) è il progressivo smantellamento dello stato sociale (o welfare state come si ama chiamare oggi). Questo sarebbe davvero l’inizio di una vera rivoluzione, perchè potrebbe progressivamente suscitare un nuovo spirito comunitario basato su di una vera solidarietà fra persone che si conoscono e si “riconoscono”, in un rapporto basato sul continuo scambio e relazione, soprattutto spirituale e non di rado affettiva. La solidarietà resa obbligatoria e gestita dallo stato, sulla quale cani e porci fanno ogni sorta di creste, è una delle più grosse ingiustizie che si siano potute inventare perchè non darà quasi mai soddisfazione a coloro che veramente avranno bisogno, e creerà un senso di frustrazione in coloro che sono costretti a farla contro la propria volontà e tenteranno sempre di sottrarvisi.

Rispondi

Scopri di più da IL TALEBANO

Abbonati ora per continuare a leggere e avere accesso all'archivio completo.

Continue reading