La delicatezza nell’onda
Ci sono cose che è difficile scrivere. Io, che non ho mai pensato
due volte a raccontare sventure e scene raccapriccianti, pile di sfighe e casini…è che alla fine ti fai una grande corazza, non ti emoziona più niente perchè la lucidità deve essere sempra prima davanti a tutto e tutti e le emozioni ti fottono il cuore e ti fanno vedere male le cose.
Non riesco a trovare le parole per parlare del mio gatto. Perchè Tigrillo è morta poche ore fa dal veterinario per un tumore al fegato. Non se n’era accorto nessuno, tantomeno io che ho passato in pratica l’ultimo anno fuori casa. E a gennaio, rientrato dalla Tunisia, stavano tutte e due bene, Dubrovnik, e lei, Tigrillo. E io ovviamente anche questa volta non c’ero, in attesa di una giornalista che non si sa ancora se viene qui a Tripoli.
Dovevo rientrare il 20. E sono ancora qui.
Io che non ho pianto alla morte di mio padre e che nessuno ha visto piangere a quella di mia madre. Io che sono sempre cinico e strafottente davanti a tutto e tutti e davanti alla morte, piango il mio gatto.
“Un gatto è l’incantesimo stesso, la delicatezza nell’onda…”
Louis-Ferdinand Céline
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