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Guarda come sono gay

di Barbara Leva

Omosessuali, bisessuali e transessuali, con l’appoggio esplicito di eterosessuali, hanno manifestato per pari diritti e uguaglianza sabato 11 Giugno, a Roma, in occasione del Europride, manifestazione che rivendica l’orgoglio gay. Si vuole quindi affermare che gay, bi e trans abbiano diritto agli stessi diritti degli etero. Perché sono uguali a loro.

Ora, mi chiedo io: dire di essere uguali agli etero, laddove etero è dunque la normalità dalla quale ci si distacca con una manifestazione che sottolinea la tendenza sessuale dei partecipanti, che richiesta di uguaglianza è? Manifestare per un diritto particolare, lo capirei. Ma per essere riconosciuti diversi eppure uguali che senso ha? Io non chiedo la tendenza sessuale a chi ho di fronte – a meno che non abbia secondi fini, ovviamente – né sto a spiattellare la mia: do scontato che siamo tutti uguali e non farei mai una parata per dire a tutti chi mi attizza, e sinceramente, non mi interessa a chi piace cosa.

E poi ancora, mi chiedo, che bisogno c’è di manifestare abbigliati come solo sulla scena ci si abbiglia, laddove ci sia la richiesta di essere considerati “come gli altri”, cioè come quello che non sei e come quello che non vuoi essere. Perché chiedere pari diritti in mutande, o in reggiseno, o con parrucche e costumi che neanche un soprano, e non semplicemente in maglietta, jeans e mocassini.

Non che non ci fossero persone – loro si chiamano gay o bi o trans, io continuo a chiamarli persone – vestite “normalmente”, ma lo spettacolo carnevalesco ha gettato ombra su di loro. Di un carnevale infatti s’è trattato: carri, musica, maschere, palloncini e striscioni.

Cartelli contro la Chiesa perché non vuole il matrimonio tra persone dello stesso sesso. E qui, miei cari gay, sappiate che la Chiesa non ammette le seconde nozze, l’adozione, il sesso anale che sia tra etero od omo, e un sacco di altre cose. Ma informatevi, e sappiate che il Papa è un capo di Stato, e questo non vi impedisce di essere cristiani. Perché infatti urlate contro il Vaticano e non contro la chiesa ortodossa o protestante? Sapete le differenze terminologiche e dottrinali tra i rami del cristianesimo? Sapete che il Vaticano è cattolico? Se poi, la vostra fede è in contrasto con quello che la fede richiede per essere processata, beh, forse non dovreste credere che sia lei a dover cambiare per voi, ma voi a cambiare fede. Laddove, specifico, manifestare contro la Chiesa fa sì che per fede si intenda una legislazione statale. Il messaggio di Cristo riguarda il cuore, e lì deve rimanere.

Palloncini a forma di pene, che a quanto ne so non è prerogativa esclusiva di gusto per i gay ma lascia un po’ disgustate le lesbiche. Palloncini che, in presenza di bambini era meglio avessero forme più astratte. C’erano anche bambini, portati da genitori mentalmente aperti. I figli di quei genitori che giurerei vogliono le dimissioni del premier perché si fa qualche
ragazzina, che si lamentano perché la tv ospita solo ragazze semi nude con le tette finte. Gli stessi genitori che reggono un palloncino a forma di pene enormissimo e che le tette finte e semi nude dei trans invece vanno bene.

Io non sostengo assolutamente le politiche di alcuni sottosegretari, e ritengo che chiunque debba poter andare all’ikea tenendo la mano e baciando chi vuole, a comprare letti su cui farà quel che vuole e con chi vuole.  Senza che fare questo significhi dover avere il diritto al riconoscimento della coppia di fatto. Non ne hanno diritto neanche gli etero, ma forse i gay, i bi e i trans che richiedono gli stessi diritti degli etero neanche sanno quali questi diritti siano. Quegli etero cui vogliono equipararsi, facendo di tutto per discostarsene.

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