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Batosta Moratti: la sinistra si illude… ma il vero vincitore è il Terzo Polo

The day after le elezioni comunali a Milano, Il Talebano non può esimersi dall’offrire ai lettori una lucida e spietata analisi del voto, che deluderà alcuni e sorprenderà altri poichè le conclusioni non sono esattamente quelle che tutti credono.

Partiamo dal neosindaco Giuliano Pisapia, celebrato ed osannato da tv, giornali ed opinione pubblica come colui che ha trionfato rivoluzionando Milano. Il vento è cambiato davvero, si dice. La sinistra esulta annunciando la sua resurrezione. Eppure i numeri (nudi, crudi ed incontestabili) dicono un’altra cosa: stando alla banca dati elettorale, Pisapia ha ottenuto al primo turno 315.999 voti, meno di quanto prese cinque anni fa il candidato sindaco di centrosinistra Ferrante (319.823 voti). Ciò significa che non c’è stato alcun aumento di consensi da parte della coalizione. Possiamo dunque parlare di una non-vittoria da parte di Pisapia, salito a Palazzo Marino non grazie ad un incremento di voti del centrosinistra ma alla debacle del centrodestra.

Le elezioni quindi non sono state vinte da Pisapia, sono state perse dalla Moratti. Il sindaco uscente infatti ha preso 273.542 voti, contro i 353.298 presi 5 anni fa… un tonfo di quasi 80.ooo voti. Come abbiamo già detto, questi voti non sono passati al principale sfidante… che fine hanno fatto dunque?

La spiegazione è semplice: cinque anni fa il centrodestra affrontava la competizione elettorale con un Pdl integro e l’Udc alleato. La scissione dei finiani e l’allontanamento del partito di Casini hanno causato – come effetto diretto – un’emorragia di 36.502 voti, andati a Palmeri. La presenza del Terzo Polo ha inoltre causato un effetto indiretto, ha cioè portato ad astenersi una buona fetta di elettorato di centrodestra che non ha apprezzato le ultime evoluzioni della coalizione. Ciò significa che il centrodestra, se si fosse presentato unito, avrebbe mantenuto Milano. Anche perchè è vero che la Lega Nord ha preso meno voti del previsto, ma la mancanza di quel 2% è dovuta proprio al fastidio dell’elettorato leghista per il rapporto con Berlusconi… e comunque anche se il movimento di Bossi si fosse attestato intorno al 12%, ciò non avrebbe cambiato l’ordine di arrivo tra Moratti e Pisapia.

La conclusione è quindi ovvia, oltre che da tempo teorizzata su questo blog: una coalizione di centrodestra vincente – piaccia o no – non può almeno per il momento prescindere da finiani e Udc. E non possono certo essere le vicende personali di Berlusconi una giustificazione accettabile per ostacolare la costruzione di una futura coalizione stabile.

2 Comments on Batosta Moratti: la sinistra si illude… ma il vero vincitore è il Terzo Polo

  1. avanti popolo!

  2. le elezioni sono state perse di Berlusconi,non di donna Letizia!

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