Tutto è cultura
(dialogo fra un antropologo culturale e un quisque de populo)
di Alfonso Indelicato
– … Ma almeno questo, concedimelo, sarà un fatto di natura: voglio dire, che il maschio della specie abbia un sesso fatto a punta e la femmina uno cavo! –
– E da ciò, voglio dire da questi meri fatti, quali conseguenze vorresti dedurre?
– Diamine! che maschio e femmina sono creature fatte per stare insieme, e ogni altra combinazione va contro alle regole …
– Mio candido amico: dipende da che significato dai a quel membro protruso, e il significato è sempre un dato culturale e linguistico, cioè attribuito all’interno di un particolare sistema segnico-simbolico.
– Cosa c’entra la cultura con il … ?
– Eccome se c’entra. La cultura occidentale è palesemente fallocentrica, e cioè vede nel membro maschile la via maestra (sto parafrasando Freud, che pure non amo) per il raggiungimento del piacere. Non così, ad esempio, la cultura papuasica, o quella dei Manipolaos, aborigeni stanziati nel lembo meridionale di Giava, studiati ai primi del 900 dal famoso antropologo Levi Sbrinz.
– Mi vuoi dire come fanno a … gli aborigeni Manipolaos?
– Semplicemente, non lo fanno. Producono da soli il proprio seme, assai spicciativamente, e subito lo cedono alle anziane sagge del villaggio, che a loro volta lo trasmettono alle fanciulle in periodo fertile.
– Che divertimento …
– Ma questa desemantizzazione del fallo ha determinato di conseguenza, scrive Levi Sbrinz, una visione meno rigida della sessualità, sganciata da elementi puramente biologici e riproduttivi…
– Per cui?
– Per cui, niente ruoli fissi e relazioni codificate. Tutto può attrarre l’indigeno appartenente a questa etnia: una donna, un uomo, un ermafrodito…
– Un armadillo …
– C’è poco da scherzare, sai. Noi occidentali avremmo da imparare dai Manipolaos e dalla loro sessualità libera e creativa.
– Mi pare che già lo stiamo facendo.
– Lentamente però, e fra miriadi di elementi simbolico-verbali residuali e obsoleti.
– Bene, grazie delle preziose informazioni. Ora però devo andare…
– E dove?
– Ho un appuntamento con la mia fidanzata, insieme alla quale conto di compiere un’operazione residuale e obsoleta, ma che a me che non sono antropologo non smette di piacere.
– Troglodita! No anzi, volevo dire …
– Che vuoi farci… tu puoi sempre imitare i Manipolaos, saggi aborigeni.
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