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Slot machines, money transfer, Onlus: la casta tutela i suoi traffici

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La nota corporation del gioco d’azzardo e delle slot machines era stata scoperta, da un alto ufficiale della Guardia di Finanza, aver evaso somme enormi di tasse, e doveva allo Stato 98 miliardi. Il governo – questo governo di larghe intese e larghi inciuci – ha ridotto il pagamento a 600 milioni. L’alto ufficiale è stato rimosso. Sommiamo questa vicenda al fatto che giochi d’azzardo e slot machines accettano, anzi esigono, il contante: quindi sono un mezzo ideale per giganteschi riciclaggi e rilavaggi monetari di soldi di ogni – dico ogni – provenienza: nero, droga, armi, corruzione, prostituzione, buoni per ogni forza politica e sindacale democratica.

Ovvio che chi gestisce questi giochi fa comodo a tutta la casta e non solo ad essa; ovvio quindi che nella “legge di stabilità” non sia stato introdotta la semplicissima misura di imporre l’identificazione dei giocatori e l’uso del pos, proibendo l’uso del contante, nel gioco d’azzardo e con le slot machines: l’establishment che detiene il potere politico difende i suoi traffici e le sue fonti di reddito: ditelo ai nuovi, ai quarantenni, a Renzi e Letta, e vediamo se faranno inserire questa misura nel decreto Mille Proroghe, come han promesso di fare per rimediare ad altre due sconcezze piccole. Se non lo fanno, ditegli quel che si meritano, in parlamento, sui giornali, nelle piazze.

Altra industria tutelata perché utile al nero e al riciclaggio e alle tangenti è quella del money transfer: anche qui non vi è, e non è stato introdotto (perché fa comodo che le cose restino così) alcun reale sistema di identificazione dei pagatori e soprattutto dei percettori delle somme trasferite, mentre abbiamo società di money transfer che abilitano a versare sui loro conti numerosi extracomunitari con o senza reddito, che chiaramente hanno la funzione di legalizzare e inserire nel circuito finanziario contante di opaca provenienza.

Assieme al gioco d’azzardo e al money transfer, altra area protetta del business di regime, soprattutto alla sua componente catto-sinistra, è quella delle cooperative onlus, le quali praticamente non sono soggette a verifiche contabili (esistono controlli interni ai vari club delle cooperative, ma sono pressoché fittizi e non vanno a controllare i movimenti bancari incrociati), ricevono donazioni e sovvenzioni pubbliche e private, notoriamente girano sottobanco pingue parte di esse a chi gliele procura (evasione fiscale, tangenti), simulano costi inesistenti (falso in bilancio), spartiscono utili effettivi tra i loro titolari facciali e retrostanti (appropriazione indebita, evasione fiscale). Anche qui significativa è l’omissione di introdurre controlli reali incrociati sui movimenti bancari delle onlus e dei soggetti collegati, nonché sui costi effettivi delle onlus (accertare i costi è indispensabile per accertare i profitti, che sono dati dai ricavi meno i costi).

Questo governo ha proibito il contante nel pagamento persino delle pigioni, ha imposto il Pos a destra e manca, ma non è minimamente intervenuto su quanto sopra, non è intervenuto sul grosso dell’evasione, con grande danno per l’erario e per i cittadini, ma con grande beneficio per la criminalità organizzata e per il sistema di corruzione imperante. Eppure il 2014 sarà l’anno della ripresa, grazie a Lorsignori: ci lasceranno più soldi in tasca, ci sarà più lavoro per tutti… quindi, suvvia, è Natale, siate buoni, lasciate che il governo faccia i suoi regali a chi crede, perdonate e pagate la Tasi!

Marco Della Luna

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